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Quando è meglio scrivere una PEC al posto di una mail tradizionale? Le casistiche più comuni

Coloro che decidono di aprire una partita IVA ordinaria, sono tenuti legalmente a comunicare anche un indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Tuttavia, si può tranquillamente affermare che la PEC sta riscuotendo parecchio successo anche tra i privati cittadini, i quali possono avvalersi dei vantaggi offerti da questa nuova tipologia di email. Molto spesso si ha la vera e propria esigenza di dover scrivere una PEC al posto di una mai tradizionale, ma in altri casi viene ancora preferito il metodo classico. Nonostante ciò, al giorno d’oggi è sempre meglio valutare la convenienza dell’avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, anche qualora non si presenti spesso un’urgenza.

Naturalmente qualora dovesse presentarsi la necessità di mandare una PEC è importante avere quantomeno una conoscenza basica di questo servizio e in questo senso – se si ha bisogno di sapere come inviare correttamente una posta elettronica certificata – segnaliamo che sul sito letterasenzabusta.com, tra i più noti in questo campo, questo fondamentale viene spiegato in maniera semplice e chiara. La PEC è uno strumento telematico da utilizzare per svariate ragioni, ma soprattutto è un metodo sicuro di inoltrare dati sensibili e documenti privati. Ma quando è meglio scrivere una PEC al posto di una mail tradizionale? Ecco quali sono le casistiche più comuni.

I casi in cui è meglio scrivere una PEC al posto di una mail tradizionale

Siccome la PEC presuppone un valore legale, in alcuni casi è preferibile scriverne una al posto di una mail tradizionale. Ad esempio, quando si tratta di dover veicolare delle comunicazioni ufficiali che necessitano di essere autenticate come atto giuridico; rientrano in questa categoria i contratti da sottoscrivere o per cui vi è una risoluzione in atto, così come una richiesta qualunque avanzata agli enti pubblici, e così via. Ma in generale è preferibile avvalersi di una PEC quando ci sono in ballo comunicazioni contenenti dati sensibili o tracce finanziarie.

Comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni, l’Agenzia delle Entrate e i professionisti

La PEC diventa pratica ed essenziale persino per curare le transazioni con le Pubbliche Amministrazioni, tra cui le gare d’appalto, ma anche per comunicare con l’Agenzia delle Entrate. D’altronde, con la Posta Elettronica Certificata si ha una prova di avvenuto invio e ricezione di qualunque documento, e qualunque contenuto viene blindato in sicurezza a differenza di una mail tradizionale. Altra casistica da segnalare è quella degli scambi comunicativi con dei professionisti iscritti all’albo, come ad esempio gli avvocati e i commercialisti, ai quali andrebbero girati documenti e informazioni attraverso la PEC.

Notifiche formative, ricorsi o pagamenti

Ulteriori circostanze in cui è preferibile mandare una PEC piuttosto che una mail tradizionale, riguardano le notifiche formative inoltrate da o per le istituzioni scolastiche e le università. Di fatto qualunque certificato o documento relativo all’istruzione deve essere intriso di valore legale al momento della comunicazione. Ma la PEC, avendo lo stesso ruolo di una raccomandata, può essere anche utilizzata dal privato cittadino per pagare le multe, in modo tale da non dover dirigersi ad uno sportello postale. Lo stesso dicasi per un eventuale ricorso da portare avanti; di certo non lo si potrebbe fare tramite le email tradizionali.

Scambi di mail con organizzazioni sanitarie, bancarie e commerciali

Nel momento in cui bisogna scambiarsi delle mail contenenti tracce di transazioni finanziarie, è preferibile avvalersi della PEC per preservare l’autenticità e la tracciabilità della comunicazione. Ciò si verifica, ad esempio, tra due o più aziende, le quali devono per giunta sottostare alle normative locali. La Posta Elettronica Certificata viene adoperata anche all’interno del settore sanitario, specie quando i medici o le strutture stesse intendono inoltrarsi dei dati. Infine, per richieste di prestiti o per altri movimenti commerciali da avanzare alle banche, bisogna muoversi tramite PEC.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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