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31 Luglio 2022 - 0:05Un prestito è costituito da una somma di denaro concessa da un istituto bancario che deve essere restituita a rate, insieme a un interesse. Si tratta di una risorsa finanziaria che viene richiesta nelle situazioni in cui c’è bisogno di una maggiore liquidità rispetto alle proprie finanze, per fare una ristrutturazione, acquistare un’automobile, pagare le spese di un lieto evento e tanto altro. Questo surplus potrebbe tornare utile a chiunque, qualsiasi professione svolga, anche i medici potrebbero necessitare. Un finanziamento particolarmente conveniente per chi lo richiede è la cessione del quinto a cui, però, non possono accedere tutte le categorie di lavoratori. È bene, quindi, se si lavora nell’ambito sanitario, nello specifico si è un medico non convenzionato capire se è possibile o meno richiederlo.
Differenza tra medici convenzionati e non convenzionati
Quando si parla di dottori convenzionati ci si riferisce ai medici di base, definiti anche di famiglia, si tratta dei professionisti che danno un’assistenza primaria. I cittadini che si rivolgono a questa figura ricevono un parere sanitario per problematiche non specifiche o ricette per la cura di malattie croniche. Queste figure sono convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), quindi è lo Stato che corrisponde loro uno stipendio per il servizio che svolgono. Attualmente, tale figura è molto ricercata, infatti, si stima che da qui a tre anni, circa il 31% di medici di base andrà in pensione senza che ci sia un ricambio generazionale, ciò comporta il rischio che molti pazienti non potranno più essere più seguiti.
Di contro i medici non convenzionati sono quelli la cui parcella deve essere saldata da chi richiede una prestazione e non dallo Stato tramite il SSN, si tratta di tutti quei liberi professionisti che non hanno un’area territoriale da sorvegliare ma curano i pazienti che li contattano per specifiche problematiche.
Come funziona la cessione del quinto per i medici non convenzionati
La cessione del quinto si configura come un finanziamento personale che può essere concesso esclusivamente a lavoratori dipendenti, inizialmente era dato solo a quelli che lavoravano per lo stato, ma, attualmente, anche coloro che operano sotto a privati possono ottenerlo previa valutazione della banca che lo rilascia.
Detto ciò, si può affermare che il prestito per i medici convenzionati funziona come una normale cessione del quinto in quanto tali figure sono accomunate ai funzionari statali che ricevono un compenso fisso ogni mese. Il discorso da fare per i medici non convenzionati è differente, infatti, si tratta di liberi professionisti il cui introito mensile dipende dalla quantità di visite che svolgono, questo aspetto li rende delle figure a cui non può essere concessa la cessione del quinto.
Cessione del quinto: caratteristiche di questo prestito
Sono tante le categorie che vorrebbero accedere alla cessione del quinto in quanto si tratta di un prestito molto conveniente per il richiedente. Gli aspetti che lo rendono così ambito sono vari, in primo luogo si parla di un finanziamento non finalizzato che, quindi, non necessita una giustificazione di spesa, tale particolare permette a chi lo richiede di usare i soldi ricevuti come meglio crede, senza dover dichiarare alla banca che lo concede il fine per cui vengono spesi.
In secondo luogo il tasso è fisso, cioè ogni mese si dovrà dare indietro una cifra che non cambia e si attesta in 1/5 dello stipendio che si riceve: ogni soggetto, in base al proprio introito, dovrà corrispondere una somma differente. La rata, inoltre, non dovrà essere versata tramite un bollettino o un bonifico ma verrà ritirata automaticamente prima che la busta paga venga accreditata, così che non c’è il rischio di dimenticarsi il versamento. La somma massima che si può richiedere con la cessione del quinto si attesta sui 75.000 euro da ridare indietro in non più di 10 anni, qualora il denaro ottenuto risultasse essere inferiore anche le tempistiche si accorceranno.
Come richiedere la cessione del quinto
Ottenere la cessione del quinto non è difficile, dopo aver individuato un ente che concede tali somme occorre fornire della documentazione specifica. Si parla di documenti di riconoscimento, come carta d’identità e codice fiscale, e quelli che attestano che si è un dipendente statale o di un’azienda privata, ad esempio l’ultimo CU e una busta paga. L’iter per ricevere il denaro può variare ed è influenzato dalle tempistiche che la banca impiega a fare vari controlli, tra cui contattare l’ente erogatore dello stipendio, la ASL nel caso di un medico convenzionato, per capire qual dovrà essere l’importo della rata mensile.
Qualora si abbia particolarmente fretta di ricevere la cifra si può richiedere un anticipo che verrà concesso in circa una settimana, tale importo poi verrà decurtato alla somma totale. In questo come in altri prestiti è opportuno stipulare anche delle assicurazioni, nello specifico si parla di una polizza sulla vita o di una che tutela il lavoratore in caso di perdita dell’impiego. Questo aspetto è indispensabile per tutelare sia il richiedente che la banca che concede il denaro.