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23 Agosto 2022 - 21:08Tra i più comuni difetti della vista spiccano senza dubbio la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia. Si stima, ad esempio, che in Italia il 25% della popolazione sia affetto da miopia; tuttavia anche le altre due problematiche, che talvolta non vengono riconosciute subito, sono decisamente diffuse.
Se fino a qualche decennio fa l’unico rimedio per risolvere le imperfezioni visive erano gli occhiali o le lenti a contatto, negli ultimi anni sempre più persone si affidano alla chirurgia refrattiva per eliminare in modo sicuro e permanente la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.
Attraverso le tecniche messe a punto dai progressi in ambito scientifico, è possibile tornare a vedere senza l’ausilio degli occhiali o delle lenti: la chirurgia refrattiva, infatti, utilizza il laser ouna sonda a ultrasuoni per intervenire sull’occhio, con l’obiettivo di assicurare l’eliminazione del problema in tempi rapidi e un decorso post operatorio privo di complicazioni.
Naturalmente, è consigliabile affidarsi a un chirurgo esperto che sia in grado di stabilire quando ricorrere a una particolare procedura, piuttosto che di un’altra, in base alle caratteristiche fisiche del paziente.
Per esempio, in questo contesto spicca per esempio il Dottor Angelo Appiotti (sito web: appiotti.com), professionista di rilievo nell’ambito della chirurgia refrattiva, che nel corso della sua carriera ha eseguito più di 40.000 interventi e ha ideato un innovativo protocollo di cura dedicato in particolare agli sportivi.
Come eliminare la miopia con la chirurgia refrattiva
La miopia, ovvero l’incapacità di mettere a fuoco gli elementi collocati in lontananza, è uno dei più comuni difetti della vista, ma può essere eliminato con la chirurgia refrattiva nel giro di pochi secondi. Le principali tecniche utilizzate sono la PRK, la FemtoLASIK, la Facorefrattiva e la ReLEx SMILE.
Quest’ultima si avvale di un innovativo laser VisuMax® Zeiss che in pochi secondi è in grado di risolvere la problematica: a differenza della FemtoLASIK, che prevede l’esecuzione del flap corneale, in questo caso il chirurgo pratica una piccolissima incisione (nell’ordine di pochi millimetri), dalle quali estrae una porzione di tessuto, denominato lenticolo, scolpito dal laser corrispondente al difetto refrattivo. L’operazione è estremamente breve, richiede meno di due minuti per ciascun occhio, e il decorso post operatorio è privo di particolari disagi.
Gli interventi per correggere l’astigmatismo e l’ipermetropia
Per correggere l’ipermetropia, ovvero la visione offuscata degli oggetti posti nelle vicinanze, si possono utilizzare tre tecniche: la PRK, la FemtoLASIK e la Facorefrattiva. Questo difetto non viene riconosciuto se non in età avanzata perché molto spesso non presenta sintomi e viene in qualche modo compensato dagli occhi grazie a un particolare meccanismo definito accomodazione.
Quando, tuttavia, l’ipermetropia non consente più di avere una visione nitida, occorre intervenire e lo si può fare sfruttando il laser. Per pazienti che presentano una problematica particolarmente grave, il medico può optare per la tecnica Facorefrattiva, che prevede la sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale.
Un altro difetto molto comune è l’astigmatismo, vale a dire una progressiva perdita di nitidezza dei contorni, i quali diventano sfocati e poco definiti. Per correggere questo problema si utilizzano la tecnica PRK, la FemtoLASIK o la ReLEx SMILE.
La FemtoLASIK è una procedura di seconda generazione indicata per astigmatismi di media entità: dal decorso post operatorio rapido, garantisce un’ottima percentuale di riuscita. La PRK, si avvale di un laser di prima generazione del tutto sicuro e affidabile e viene utilizzata in genere per pazienti che presentano un difetto lieve.