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Mercato immobiliare a Milano: tra ripresa accelerata e lo sguardo verso le Olimpiadi

Poco meno di sette anni fa, iniziava per Milano, una città frenetica e dal passato complesso, un periodo a dir poco dorato. Con l’apertura dei cancelli di Expo, attesa per diversi anni, è stata scritta per il capoluogo lombardo la prima pagina di un libro all’insegna del prestigio internazionale e della crescita dei prezzi degli immobili.

Con grande gioia degli allora Expottimisti, Milano è diventata esempio di innovazione e crescita senza eguali in Italia. Nel 2020, questo quadro è stato fortemente colpito dal cigno nero del Covid, che ha portato, per quanto riguarda il mercato immobiliare, a un arresto sia della domanda, sia dei prezzi.

La buona notizia è che, come evidenziato da diversi osservatori, Milano è stata la prima città d’Italia a uscire dalla crisi. Oggi come oggi, la domanda è tornata a ottimi livelli e i prezzi hanno ripreso a salire. Chi cerca bilocali in vendita a Milano – ma anche altre metrature anche più popolari dopo la pandemia, che sta aprendo la strada a un mercato focalizzato sugli spazi ampi – può apprezzare interlocutori di livello come Immobili Ovunque.

Questo portale di annunci immobiliari è solo uno dei tanti esempi che si possono chiamare in causa per capire quanto la qualità paghi. Caratterizzato unicamente dalla presenza di annunci postati da agenzie, è una guida preziosa per chi vuole orientarsi al meglio in un mercato immobiliare locale fervente e molto complesso.

Entrando nel vivo delle sue caratteristiche, non si può non prendere in considerazione la prevalenza delle multinazionali nel campo del real estate. Questo dettaglio è da un lato motivo di prestigio. Dall’altro, invece, mette a nudo un problema di portata non indifferente, ossia la difficoltà per i più giovani, di trovare sia in affitto sia in vendita alloggi a prezzi accessibili.

La corsa verso il 2026

Se c’è una tendenza che, in questo momento, sta dominando il mercato immobiliare milanese, questa è il focus verso un obiettivo specifico: le Olimpiadi Invernali del 2026, che vedranno il capoluogo lombardo condividere l’attenzione internazionale con Cortina.

Da qui al 2026, è previsto un aumento notevole dei prezzi delle case. Gli analisti sono animati da un ottimismo a dir poco forte. C’è chi, infatti, parla di un trend positivo che andrà avanti per circa 15 anni. Si parla, guardando a un termine che si può, a ragione, definire lungo, di un vero e proprio boom del mattone, con un aumento riguardante in particolare l’edilizia residenziale.

Se si confrontano le stime di come sarebbero andate le cose senza la conquista, da parte del capoluogo lombardo, delle Olimpiadi Invernali, si ha, dati alla mano, una crescita del mercato immobiliare inferiore del 40% rispetto a quella che ci si aspetta oggi.

Crescita e prospettive per due aree

Guardando nello specifico alla crescita delle quotazioni, sono due le aree sotto osservazione. Si tratta di Santa Giulia, area da tempo al centro di notevoli investimenti immobiliari e punto di riferimento per quanto riguarda le gare di hockey, e dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, dove avrà sede il Villaggio Olimpico. Per quanto riguarda il primo caso, si prospetta un aumento dei valori delle case pari a circa il 12% nell’anno dei Giochi. A Porta Romana, invece, il 2026 potrebbe portare un incremento pari all’11,7% circa. In vista del 2030, i prezzi sono destinati a crescere ulteriormente.

Sulla scia del case history di successo di Expo, che ha portato in città un fiume di investimenti dando inizio, come già detto, a un periodo all’insegna del fermento, Milano si prepara alle prossime Olimpiadi Invernali con il Covid definitivamente alle spalle e lo sguardo dritto verso un futuro che la vede, ancora una volta, protagonista di momenti all’insegna della crescita e dell’innovazione.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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