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2 Febbraio 2024 - 16:28Una studentessa di 16 anni che frequenta un istituto professionale nel sud della provincia di Latina ha denunciato di essere stata costretta dall’ex fidanzato ad avere rapporti sessuali in un compito in classe sulla vicenda di Giulia Cecchettin, massacrata dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, lo scorso 11 novembre.
Una studentessa della provincia di Latina ha denunciato gli abusi dell’ex fidanzatino nel tema su Giulia Cecchettin
Come riporta l’edizione locale de Il Messaggero, la sedicenne ha messo la sua storia nero su bianco in un tema dove, parlando in terza persona, ha collegato il suo vissuto a quella di Giulia, rivelando le violenze e lo stalking subito. I professori hanno immediatamente allarmato la preside che, a sua volta, ha convocato i genitori della ragazza e quelli del ragazzo, che frequenta la stessa scuola ma in una classe diversa, e una psicologa.
Arrestato nel casertano: ‘Ti faccio fare la fine di Giulia’
“Secondo quanto raccolto dai militari di Formia, diretti dal maggiore Michele Pascale, la studentessa, già all’indomani della morte di Giulia Cecchettin, aveva esternato il suo stato d’animo in quella verifica scritta e aveva scritto in terza persona singolare che l’amore è cosa ben diversa dall’essere pedinata, minacciata e costretta a subire atti sessuali contro la propria volontà immortalati in un video con un telefonino”.
Un chiaro segnale d’allarme immediatamente colto dalla docente di italiano che ha sottoposto il compito alla dirigente scolastica. A quel punto è stato chiesto l’intervento della psicologa dell’istituto e sono stati avvertiti i genitori che sono riusciti a farsi raccontare quanto stava succedendo e si sono rivolti ai carabinieri.
Insegnante e preside allarmati da quanto scritto dalla giovane: al giovane è stato vietato di frequentare la scuola
È scattata la denuncia ai carabinieri e il giovane è adesso accusato di violenza sessuale e atti persecutori. Per il tribunale dei minori di Roma deve restare a casa e non può più frequentare la scuola. Il sedicenne, assistito dall’avvocato Massimo Signore, è stato ascoltato dal gip, si è difeso spiegando di non aver mai avuto rapporti non consenzienti e ha derubricato lo stalking in “gelosia”. Di tutt’altro avviso la Procura dei minori che ha emesso la misura cautelare con l’accusa di atti persecutori e di violenza sessuale.