Orbassano, marito e moglie si tolgono la vita dopo aver raccontato il dramma della figlia morta suicida
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26 Dicembre 2024 - 17:24Una donna di 66 anni morta, suo marito di 73 e la figlia di 28 ricoverati in gravissime condizioni. É il bilancio di un’intossicazione da monossido di carbonio che si è verificata la notte scorsa in una abitazione della Carnia, a Forni di Sopra, in provincia Udine. La vittima è Patrizia Pontani, gravissimi Maurizio Chisciotti e Laura Chisciotti.
Famiglia intossicata a Forni di Sopra, il messaggio allarmante al fidanzato della figlia della vittima: ‘Conati di vomito e svenimenti’
L’allarme è scattato alle 4:30 di giovedì 26 dicembre dopo una chiamata ricevuta dalla centrale operativa Sores Fvg dal Numero unico per le emergenze della Toscana dove si trova il compagno della donna in gravi condizioni. Questi aveva infatti ricevuto messaggi preoccupati dalla fidanzata che aveva continuato conati di vomito e sintomi di perdita di conoscenza. Gli infermieri sono riusciti a contattare il giovane invitandola a uscire dall’abitazione.
Sono stati invece i vicini a portare all’esterno i suoi genitori, che non rispondevano alle telefonate. Sul posto sono stati inviati i vigili del fuoco e un’ambulanza da Tolmezzo; un elicottero di soccorso adibito al volo notturno e con a bordo un’equipe medica è invece atterrato ad Ampezzo. Qui i carabinieri attendevano i sanitari per portarli nel luogo periferico dell’incidente.
Quando sono giunti a Forni Patrizia Pontani era già deceduta; suo marito invece è stato immediatamente intubato e trasportato con l’elicottero all’ospedale triestino di Cattinara, qui è stato sottoposto a ossigenoterapia in camera iperbarica. Laura Chisciotti è stata infine portata in ambulanza a Tolmezzo. Sia lei che il padre sono in gravissime condizioni. I vigili del fuoco stanno cercando di individuare le cause dell’intossicazione.
La 66enne Patrizia Pontani era già deceduta all’arrivo dei soccorsi, il monossido di carbonio sprigionato da una caldaia
Dai primi accertamenti il monossido potrebbe essere stato sprigionato dal sistema di riscaldamento dell’abitazione. Sospettando una fuga di monossido di carbonio i vigili del fuoco hanno indossato gli autorespiratori e sono entrati nell’alloggio. La strumentazione ha poi confermato la presenza del gas. Successivamente è stato precisato che che il monossido sia stato sprigionato da una caldaia.