Insegnante di sostegno arrestata a Castellammare: le ‘lezioni’ nella saletta, i video e i messaggi

Una maestra è stata aggredita a Castellammare di Stabia da 30 mammeArrestata la maestra aggredita a Castellammare di Stabia da 30 mamme

“Quando avete fatto sesso la prima volta?”. Sarebbe una delle domande poste agli alunni dalla 40enne, insegnante dsostegno della scuola Catello Salvati di Castellammare di Stabia (Napoli) vittima di una violenta aggressione lo scorso 14 novembre e arrestata martedì 14 gennaio dai carabinieri con pesanti accuse, tra cui quella di violenza sessuale su minore.

Arrestata a Castellammare di Stabia l’insegnante di sostegno aggredita dalle mamme: è accusata di violenza sessuale su minore

È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Luisa Crasta su richiesta del pm Bianca Maria Colangelo. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia sono coordinate dallo Stato dalla Procura di Torre Annunziata. Quattro ragazzini e tre ragazzine di 11-12 anni, coinvolti a gruppi di due-tre alla volta, per un anno sarebbero stati condotti in una “saletta” della scuola per parlare esplicitamente di sesso, “in maniera volgare e scurrile” secondo l’ accusa, mostrando video hard, e in alcuni casi arrivando anche a spingere i minori ad avere approcci spinti tra loro. In un solo caso, la donna avrebbe anche abusato sessualmente di un 12enne.

“Era urgente interrompere che lei insegnasse lì o altrove – ha detto il procuratore Nunzio Fragliasso – ora resta da capire come sia possibile che per un anno 6 minori siano stati affidati a un’insegnante di 
sostegno che doveva curarsi solo dell’alunno con difficoltà di apprendimento: questo è un aspetto da approfondire”. L’insegnante di sostegno è stata tradotta nel carcere di Benevento.

La vicenda è finita al centro delle cronache per un episodio verificatosi lo scorso 14 novembre. Un gruppo di genitori ha aggredito il docente, dopo aver sporto denuncia per le presunte violenze in danno dei loro figli, alunni del Salvati. Le indagini, svolte dai carabinieri della sezione operativa e della stazione di Castellammare di Stabia e coordinate dalla procura di Torre Annunziata, hanno permesso di evidenziare che, a partire dal mese di ottobre 2023, la 40enne, insegnante di sostegno di uno dei minori coinvolti, alla quale di fatto venivano affidati anche altri studenti, avrebbe “sottoposto gli stessi a reiterate condotte di carattere sessualizzante”, precisa la procura in una nota a firma del procuratore Nunzio Fragliasso.

Nella saletta si sarebbe parlato di rapporti intimi: ‘Spingeva gli alunni ad avere approcci spinti’

I dettagli sono stati raccolti anche grazie alle audizioni, avvenute in forma protetta, di sei dei minori direttamente coinvolti, e analizzando file. estratti audio dal telefono cellulare degli studenti e della docente stessa.  Gli alunni erano minacciati di essere bocciati, di far andare i genitori in carcere e di mandare i loro stessi in comunità, spauracchi rafforzati dalla millantata relazione con un’appartenenza alle forze de11’ordine.

Uno stato di paura e soggezione che avrebbero indotto i minori a mantenere il segreto sulle condotte della professoressa. Solo la sospensione di uno degli alunni coinvolti avrebbe determinato le vittime a confidarsi con i propri genitori in merito ai comportamenti tenuti nei loro confronti dal docente, supportando il loro racconto con alcuni messaggi scambiati tramite Instagram e WhatsApp con l’insegnante.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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