Influenza australiana, sintomi e cure: il virus ha già messo a letto 2,5 milioni di italiani

Allarme influenza australianaAllarme influenza australiana

Gli esperti avevano lanciato l’allarme influenza stagionale alcune settimane fa ipotizzando un inverno difficile per via del nuovo virus. Preoccupazione che è diventata realtà con qualche settimana di anticipo visto che l’australiana ha già messo a letto 2,5 milioni di italiani provocando intasamenti e caos nei pronto soccorso.

Influenza australiana, il virus sta colpendo soprattutto i bambini

Secondo i primi dati diffusi da InfluNet i bambini al di sotto i 5 anni sono i più colpiti dal virus con 40,8 casi di influenza ogni mille bambini con i dati che scendono con il crescere dell’anzianità. I casi stimati nell’ultima settimana sono 762mila, in crescita rispetto ai 560mila stimati nella precedente (+36%.) con Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Veneto regioni cerchiate in rosso. Il contagio si propaga grazie alle goccioline diffuse con tosse e starnuti o anche con contatto diretto toccando oggetti contaminati. L’incubazione è in genere di due giorni. Si è contagiosi fino a 5 giorni successivi all’inizio dei sintomi.

I sintomi e l’incrocio con il Covid 19

Il virus responsabile dell’influenza  è l’A H3 N1 – Darwin ed è stato ribattezzato australiana in quanto è stato isolato per la prima volta in Oceania. Alcuni sintomi possono essere confusi con quelli del Covid 19.  Teoricamente si potrebbero anche prendere i due virus contemporaneamente, anche se di solito uno solo prevale all’interno dell’organismo. In particolare la malattia si manifesta con febbre, anche alta, dolori e tosse secca, raffreddore, cefalea e dolori muscolari. Particolare attenzione per i bambini, i fragili e gli anziani (over 60) per possibili complicazioni che possono determinare  otiti, polmoniti, encefaliti e miocarditi.

Cure e vaccino

Per la cura i medici consigliano di intervenire con antipiretici per abbassare la febbre e anti infiammatori per i dolori. L’antibiotico serve soltanto se il medico valuta che si è sviluppata anche una infezione batterica. Il vaccino è raccomandato e offerto gratuitamente a operatori sanitari, adulti over 60, donne in gravidanza, persone con diabete, ipertensione, Hiv, asma, malattie cardiache o polmonari croniche, tutte le persone fragili e i bambini sani da 6 mesi a 6 anni. 

“L’influenza avrà un’intensità molto alta con un picco che potrebbe arrivare in anticipo: a inizio anno invece che tra gennaio-febbraio” – ha riferito Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento prevenzione ministero della Salute, su Corsera e Stampa. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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