Incidente Washington: il nuovo video della collisione, chi sono le vittime

Tra le vittime dell'incidente aereo anche una promessa del pattinaggio, aveva 12 anniTra le vittime dell'incidente aereo anche una promessa del pattinaggio, aveva 12 anni

Un nuovo video agghiacciante ha recentemente documentato la tragica collisione avvenuta mercoledì scorso sopra Washington, D.C., tra un aereo passeggeri della American Airlines e un elicottero militare Black Hawk dell’esercito statunitense. Le immagini mostrano chiaramente l’impatto devastante, seguito da una palla di fuoco e dai detriti che precipitano nel fiume Potomac.

Dettagli dell’incidente

L’incidente si è verificato mentre l’aereo, partito da Wichita, Kansas, si avvicinava all’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington per l’atterraggio. A bordo dell’aereo c’erano 64 passeggeri e tre membri dell’equipaggio, mentre l’elicottero trasportava tre soldati. Purtroppo, non ci sono superstiti; tutte le 67 persone a bordo dei due velivoli hanno perso la vita.

Reazioni e indagini

Il presidente Donald Trump ha attribuito la responsabilità dell’incidente alle politiche di diversità e inclusione delle precedenti amministrazioni, sostenendo che abbiano portato a una carenza di competenza tra i controllori del traffico aereo. Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni contrastanti da parte di funzionari e politici, tra cui Pete Buttigieg e Alexandria Ocasio-Cortez.

Le autorità competenti, tra cui la National Transportation Safety Board (NTSB) e investigatori militari e civili, hanno avviato un’indagine per determinare le cause dell’incidente. Un rapporto preliminare della Federal Aviation Authority ha evidenziato una carenza di personale nella torre di controllo come un fattore significativo. Nel frattempo sono state ritrovate le scatole nere.

Operazioni di recupero

Le operazioni di recupero dei corpi e dei detriti continuano nel fiume Potomac, affrontando condizioni difficili. Questo tragico incidente rappresenta la più grave catastrofe aerea negli Stati Uniti negli ultimi 25 anni, suscitando profonda commozione e interrogativi sulla sicurezza del trasporto aereo. I sommozzatori sono impegnati nel recupero delle vittime dell’incidente aereo a Washington. Almeno 14 persone risultano ancora disperse.

Chi sono le vittime

A bordo dell’aereo, oltre due cittadini cinesi, c’erano tre studenti di scuole della Contea di Fairfax, in Virginia, e sei genitori. Il colonnello della polizia filippina Pergentino Malabed Jr, che dirigeva la divisione di gestione dei rifornimenti della polizia nazionale, è tra i morti. Si era recato negli Stati Uniti per ispezionare le attrezzature che le Filippine stavano progettando di acquistare per i suoi 232.000 agenti. Sette persone che tornavano da una battuta di caccia guidata in Kansas sono rimaste uccise, tra cui Michael ‘Mikey’ Stovall e Jesse Pitcher, entrambi erano installatori di impianti di riscaldamento.

Due colleghi erano con loro. Kiah Duggins, avvocata per i diritti civili e laureata in giurisprudenza ad Harvard è tra i dispersi, stava rientrando alla sua casa di Washington. Tra le vittime ci sono anche i tre soldati che erano a bordo dell’elicottero, il pilota dell’aereo American Airlines, il 28enne Sam Lilley prossimo alle nozze in autunno, il comandante Jonathan Campos e l’assistente di volo Ian Epstein, 53 anni.

La promessa del pattinaggio

Anche Asra Hussain Raza, 26 anni, è rimasta uccisa nello scontro aereo: era una consulente di Washington che si recava a Wichita due volte al mese per lavorare a un progetto di ristrutturazione per un ospedale locale. Anche la 12enne Olivia Ter, promessa del pattinaggio artistico, risulta tra le vittime dello scontro a Washington. Era sul volo con sua madre, Olesya. Nell’incidente hanno perso la vita Sarah Lee Best ed Elizabeth Anne Keys, associate dello studio legale Wilkinson Stekloff. Il governatore del Connecticut ha reso noto che sull’aereo viaggiava anche Casey Crafton, di Salem e padre di tre figli. A bordo c’era anche Vikesh Patel, dipendente della GE Aerospace, azienda aerospaziale con sede in Ohio. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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