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Tragedia sull’autostrada A10 nella mattinata di sabato 27 novembre. La 18enne Martina Riberti ha perso la vita in un incidente stradale verificatosi intorno alle 7 del mattino tra i caselli di Albisola e Celle Ligure, in direzione Genova. Per cause in corso di accertamento l’auto, una Mini rossa guidata dal cugino 23enne, è sbandata in curva ed è andata a schiantarsi frontalmente contro il fianco destro dell’ingresso della galleria Fighetto.
L’incidente mortale tra i caselli di Albisola e Celle Ligure, ferito il cugino 23enne che era alla guida dell’auto
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli operatori del 118 e i soccorritori della Croce Verde di Albisola e della Croce Oro di Albissola Marina che hanno cercato di rianimare la giovane dopo che i Vigili del fuoco l’avevano estratta dalle lamiere dell’auto andata completamene distrutta. Per Martina non c’è stato nulla da fare così per la cagnolina che era con lei e che aveva accolto con amore, ancora cucciola, pochi mesi fa.
Il conducente dell’auto è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Paolo di Savona in codice giallo. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. Sull’incidente indagano gli agenti della Polizia stradale. Per tre ore il tratto di strada dove si è verificato il sinistro mortale è rimasto chiuso al traffico. Nel giro di pochi istanti si è formata una coda di otto chilometri.
Martina Riberti era originaria di Genova e viveva a Savona: la passione per il canto, il commosso ricordo degli amici
Sotto choc parenti ed amici di Martina Riberti, una ragazza solare e piena vita originaria di Genova ma residente a Savona dove aveva frequentato il liceo classico Gabriello Chiabrera. Sul web in tanti hanno ricordato il suo talento vocale e la passione per il canto. “Aveva una voce che emozionava” – ha scritto un’amica. “Ho solo bisogno di un tuo abbraccio amore mio. Voglio ricordarti così, nei momenti di libertà e di gioia. Ti sei portata via un pezzo di me” – uno dei numerosi commoventi ricordi pubblicati su Facebook. “Il destino è crudele ed ingiusto, stringimi forte la tua mamma lassù”.
