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25 Dicembre 2021 - 18:39Negli ultimi tempi, il mondo della chirurgia orale ha fatto passi da gigante. Oggi come oggi, non a caso, si parla di denti fissi in giornata. Per la precisione, bisognerebbe utilizzare l’espressione “implantologia a carico immediato”, una tecnica che prevede la possibilità di mettere i denti fissi lo stesso giorno degli impianti, massimo 24 ore dopo. L’intervento viene effettuato previa esecuzione dell’anestesia locale e, in alcuni casi, della sedazione cosciente.
Approccio che deve tantissimo alla tecnologia – grazie alla TAC 3D, è possibile farsi un’idea della situazione della bocca del paziente senza concretizzare eccessivi traumatismi – l’implantologia a carico immediato è chiaramente molto popolare.
Quando la si nomina, è naturale chiedersi se sia o meno adatta a tutti. Nelle prossime righe, scopriamo assieme la risposta a questa domanda.
L’implantologia a carico immediato ha controindicazioni?
La risposta è sì: l’implantologia a carico immediato ha controindicazioni, anche se poche. Tra queste, rientrano i casi della terapia farmacologica con bifosfonati, medicinali che vengono chiamati in causa quando è necessario tenere sotto controllo il rischio di insorgenza di osteoporosi.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare delle controindicazioni dei denti fissi in giornata! Nell’elenco dei fattori da considerare rientra anche la diagnosi di malattie sistemiche, per non parlare del diabete. Da non trascurare è anche la scarsa qualità ossea, conseguenza della già citata osteoporosi.
Nel caso appena ricordato, non si ha modo di procedere dal punto di vista pratico in quanto risulterebbe compromessa la stabilità primaria dell’impianto.
Le alternative
Nei casi in cui sussistono le controindicazioni appena citate, esistono alternative all’implantologia a carico immediato? Ovviamente sì! In questi frangenti, il punto di riferimento è l’implantologia a carico differito. In cosa consiste? Quando si adotta questa tecnica, si fa passare un tempo compreso fra i 3 e i 6 mesi tra il momento in cui si inseriscono gli impianti e quello che, invece, vede la sistemazione dei denti fissi.
Si sceglie questa strada nelle situazioni in cui si ha particolare necessità di dare agli impianti il tempo giusto per concretizzare l’osteointegrazione, il tutto senza subire eccessive sollecitazioni.
Da queste righe, è chiaro come ogni paziente sia un caso a sé. Ciò significa che la scelta del percorso per l’implantologia deve essere altamente personalizzata e tenere conto dell’intera anamnesi.
Implantologia a carico immediato: le condizioni ideali
Onde evitare di avere a che fare con un fallimento dell’impianto – situazione che sì, si può presentare – nel momento in cui si opta per l’implantologia a carico immediato devono essere presenti specifiche condizioni.
Il quadro ideale per procedere con il sopra citato approccio tecnico prevede, come già detto, la buona qualità dell’osso e una sua sufficiente densità. Proseguendo con l’elenco dei fattori da tenere in considerazione, un doveroso cenno va dedicato anche alle gengive, che devono essere perfettamente in salute. Essenziale è che il dentista tenga conto anche del piano masticatorio, che dovrebbe essere perfettamente bilanciato.
Un cenno doveroso va dedicato anche alla stabilità primaria dell’impianto, che dovrebbe essere pari a 35 Ncm. Da non dimenticare è anche l’importanza di non avere a che fare con problematiche come il bruxismo.
Forse non tutti sanno che, quando si parla della tecnica di chirurgia orale a cui stiamo dedicando queste righe, bisognerebbe evitare di procedere in caso di paziente con diagnosi di cirrosi epatica. Lo stesso vale per i casi in cui si ha a che fare con patologie neurologiche e diagnosi psichiatriche.
Le condizioni ideali dell’implantologia a carico immediato – tecnica che ha anche il vantaggio di essere poco dolorosa per il fatto di non richiedere traumatismi a carico delle gengive – prevedono inoltre l’assenza, nel passato del paziente, di recenti percorsi di chemioterapia o radioterapia.