Chi l’ha visto, la stoccata al vetriolo di Federica Sciarelli: ‘Anche noi voliamo alto’
18 Gennaio 2024 - 5:13Bimbo di 10 anni aggredito dallo squalo alle Bahamas: panico all’Atlantis Resort
18 Gennaio 2024 - 15:00Voce basse e incerta. Alessandro Impagnatiello ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della Corte di Assise del Tribunale di Milano nel corso della prima udienza per il processo per l’omicidio aggravato di Giulia Tramontano di giovedì 18 gennaio.
Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello chiede scusa in aula
“Grazie per avermi concesso la parola, ci sono tante persone a cui devo delle scuse, ma vorrei rivolgermi a Giulia e alla famiglia. Non ci sono parole corrette da dire, affronto una cosa che rimarrà per sempre inspiegabile per la disumanità” – ha riferito il 31enne barman.
“Quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e di nostro figlio, quel giorno anch’io me ne sono andato perché se sono qui a parlare non vuol dire che sia vivo, non vivo più”. Quattro minuti per chiedere scusa alla compagna Giulia Tramontano ed a Thiago, il bambino che la 29enne portava in grembo, uccisi a coltellate il 27 maggio del 2023 nella loro abitazione a Senago, in provincia di Milano.
‘Sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio’
“Non chiedo che queste scuse siano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio. Non posso chiedere perdono, chiedo solo che possano essere ascoltate queste scuse. E questa è l’occasione che ho per farlo. L’unica cosa che faccio la sera è sperare di non svegliarmi più al mattino. Finché sarò qui in eterno dovrò scuse a tutte queste persone” – ha affermato Alessandro Impagnatiello che per l’intera udienza, seduto in gabbia, ha tenuto gli occhi bassi davanti ai genitori di Giulia.
Giulia Tramontano: ‘Alessandro Impagnatiello avvelenava lei e Thiago da mesi col topicida’
Sospiri lunghi, qualche lacrima, Impagnatiello ha restituito un’immagine molto lontana da quello delle foto social. Chiara Tramontano, sorella della vittima, è uscita dall’aula della Corte d’assise del tribunale di Milano quando Alessandro Impagnatiello ha rilasciato le sue dichiarazioni spontanee. Poco dopo è uscito anche il padre e, ad ascoltare le parole dell’imputato, sono rimasti la mamma Loredana e il fratello Mario.
La sorella di Giulia lascia l’aula, il pm: ‘L’imputato somministrava veleno alla vittima’
“Lo scorso marzo, ormai da mesi, l’imputato somministrava veleno alla vittima”. Lo ha spiegato, ribadendo in aula uno dei temi agli atti dell’inchiesta, il pm di Milano Alessia Menegazzo nella fase della richiesta di ammissione delle prove nel processo milanese a carico di Alessandro Impagnatiello. La Corte ha ammesso tutte le prove e i testi richiesti da accusa, difesa e parte civile e ha aggiornato il dibattimento al 12 febbraio, fissando udienze anche per il 7 e il 21 marzo.