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26 Settembre 2024 - 18:05“I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti” – Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale, è finito nuovamente nella bufera per l’affermazione fatta durante un convegno a Milano.
L’associazione vittime della strada annuncia querela nei confronti di Vittorio Feltri: ‘Parole che sono macigni’
L’Associazione Gabriele Borgogni presenterà una querela contro il giornalista. Per l’associazione con sede a Firenze, che si occupa della tutela delle vittime della strada, sono “indegne” le parole pronunciate da Feltri. “Sono parole che sono macigni, e che con fatica riportiamo. E davanti alle quali non si può restare indifferenti. Se penso al dolore dei miei genitori ea quello di tanti altri genitori che ho incontrato in questi anni” – commenta Valentina Borgogni.
Sulla questione si è pronunciato anche il presidente della Federciclismo (Fci), Cordiano Dagnoni, “Le parole di Feltri ? Stiamo lavorando come federazione, e con le istituzioni, per garantire sempre maggiore sicurezza, il nostro compito è quello. Sono opinioni di un giornalista, che considero di rispetto, le lascerei alle opinioni di ognuno. Diciamo che assolutamente l’ha fatta, come si dice, fuori dal vaso. Ha esagerato nelle esternazioni. Senza far troppo rumore, non merita altre considerazioni”. Sconvolto anche il fratello di Michele Scarponi, morto travolto da un furgone mentre si allenava per il giro d’Italia. “Parole orribili che ci hanno rovinato la giornata”.
Indignato il fratello di Michele Scarponi: ‘Parole orribili’, il giornalista replica: ‘Ho fatto una battuta’
Vittorio Feltri ha deciso di tornare sulla questione nel corso della sua rubrica a Radio Libertà ‘Il bamba della settimana’, in cui ha assegnato il premio ad Amadeus per il flop degli ascolti al debutto sul Nove: “A Milano il traffico è strangolato dalle piste ciclabili che rendono più difficile la vita dei cittadini, però è vietato dirlo. Io ce l’ho con le piste ciclabili, non certo con i ciclisti Poi ho fatto una battuta che invece è stata presa sul serio: ormai il senso dell’umorismo è diventato patrimonio di una ristretta cerchia di cittadini, gli altri non capiscono niente”.