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17 Luglio 2024 - 18:36I corpi di Hanna Shabratska, 56 anni, e del figlio 19enne Oleksiy, di origini ucraine ma residenti a Rovereto, in Trentino sono stati trovati privi di vita nel lago di Garda dove si erano concentrate le ricerche dopo la loro scomparsa. Sul posto i carabinieri di Riva del Garda, i vigili del fuoco, la Guardia costiera, la polizia i sub del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento.
Madre e figlio si erano tuffati nel Garda per un bagno, Hanna Shabratska e Oleksiy trovati morti
Tra Punta di Lido e la spiaggia dei Sabbioni sono stati rinvenuti anche degli effetti personali dei due. Le salme sono state localizzate dai sommozzatori ad una profondità di 15-18 metri. Secondo una prima ricostruzione madre e figlio si erano immersi nel Garda per fare un bagno refrigerante.
L’allarme era stato lanciato martedì 16 luglio dal marito che non vedendo la moglie e il figlio rientrare a casa a Rovereto ha chiamato disperato i carabinieri denunciando la scomparsa di Hanna Shabratska e Oleksiy. Dolore a Costa di Vallarsa, dove la famiglia vive da due anni, dopo essere fuggita dalla guerra in Ucraina.
“Solo nel periodo che va dall’1 giugno al 17 luglio si contano già 19 cadaveri rinvenuti nei fiumi e nei laghi italiani, poco meno di una vittima ogni 2 giorni”. É il dato evidenziato dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), a commento del caso di mamma e figlio scomparsi sul Lago di
Garda . Del ragazzo è stato trovato ora il corpo. Gli esperti chiedono più prevenzione e più controlli sul territorio, anche con divieti.
La famiglia ucraina si era trasferita a Rovereto per fuggire dalla guerra
“Le acque interne di fiumi e laghi possono nascondere grandi insidie. Da un lato mulinelli d’acqua e correnti nei fiumi, dall’altro fondali improvvisamente profonda dei laghi e difficoltà a risalire a riva, quando questa è rocciosa, causata da alghe adese alla pietra che la rendono scivolosa. I numeri sui decessi ci dicono che servono più prevenzione in Italia, promuovendo nella popolazione una maggiore consapevolezza circa le norme base di sicurezza e incrementando controlli e divieti” – ha affermato il presidente Sima, Alessandro Miani.