Grave il neonato seviziato dal padre nel vicentino, lesioni ed organi interni: la reazione della madre
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4 Novembre 2024 - 19:41“Hai fatto la spia con l’insegnante“. Un litigio, dovuto a motivi legati a una scuola di Marino, è sfociato in un accoltellamento. La vittima, un ragazzino di 12 anni sarebbe stato, secondo quanto si apprende, colpito da una coetanea con un coltello da cucina.
La 12enne ha aggredito con un coltello da cucina il coetaneo ed ha chiamato i carabinieri
“É venuta con questo coltello a scuola, l’ha bloccato e gli ha dato delle coltellate” – hanno raccontato i compagni di classe che hanno assistito alla terribile aggressione. Almeno tre i fendenti che hanno raggiunto il ragazzino, soccorso immediatamente da docenti e personale scolastico. Il fatto è avvenuto nel comune di Marino, alle porte di Roma nella zona di Santa Maria delle Mole intorno alle 8:00 di lunedì 4 novembre. La ragazza ha poi avvertito i carabinieri che hanno provveduto sequestrare il coltello.
La vittima ha riportato alcuni tagli al petto e una mano ed è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. É stato dimesso poche ore dopo. La 12enne, che non è imputabile, aveva litigato con il compagno di classe nei giorni scorsi. Secondo una ricostruzione era infuriata perché la vittima avrebbe riferito che utilizzava il telefonino durante un compito in classe.
“L’episodio di accoltellamento tra ragazzi nella scuola di Roma è inaccettabile e fallimentare, come quello accaduto poco tempo fa dopo la proiezione del film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’. Ci sentiamo costretti a riflettere sul ruolo educativo delle istituzioni scolastiche e sulla direzione verso cui stiamo andando” – . così il sindacato dei presidi, DirigentiScuola, commenta l’ aggressione nell’istituto nel Comune di Marino alle porte di Roma da parte di una 12enne nei confronti di un suo coetaneo .
La lite per la segnalazione dell’uso del cellulare durante il compito in classe
“È evidente che la scuola italiana sta affrontando una crisi di valori e di riferimenti, incapace di promuovere modelli positivi che contrastano la crescente cultura della violenza suggerimenti In questo contesto, ci chiediamo quale sia il compito del Ministero dell’Istruzione, che spesso sembra imporre alle scuole richieste e pratiche lontane dal suo specifico. È fondamentale che ci si possa concentrare su attività che promuovano il benessere degli studenti, l’educazione civica e la gestione dei conflitti, anziché essere sopraffatti da compiti disallineati con il loro obiettivo primario”