Gianfranco BarraGianfranco Barra

Si terranno martedì 25 marzo, alle 10:30, i funerali dell’attore Gianfranco Barra nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti, in via Santa Maria Goretti a Roma. Aveva 84 anni è stato volto popolare di tanti film, caratterista di razza che ha lavorato con registi come Steno, Dino Risi, i fratelli Vanzina, fino a Pupi Avati.

L’ultimo saluto nella chiesa di Santa Maria Goretti, l’esordio con Alberto Sordi

Nato a Roma il 5 aprile 1940, debuttò accanto ad Alberto Sordi nel 1968 nel film Il medico della mutua di Luigi Zampa, alternando poi interpretazioni drammatiche come in Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy e brillanti come in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? di Billy Wilder. Numerosi i film girati con Steno – da La poliziotta a Il padrone e l’operaio, Doppio delitto, Fico d’india, Banana Joe – ma Barra fu apprezzato anche da Dino Risi in Mordi e fuggi e da Franco Brusati in e Pane e cioccolata.

Recitò con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio ne La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone di Avati e con Monica Vitti e Adriano Celentano in L’altra metà del cielo di Franco Rossi. Tra le sue apparizioni quelle in Gian Burrasca di Pier Francesco Pingitore e in diverse commedie dei Vanzina come Eccezzziunale… veramente, Sapore di mare, La partita.

Al fianco dei grandi del cinema italiano, i registi amavano la sua versatilità

A confermare la sua versatilità, i ruoli in film drammatici come Domani accadrà di Daniele Luchetti o Il muro di gomma di Marco Risi, che poi lo rivolle per la commedia Nel continente nero. Negli anni ’90 Barra ha prestato il volto anche alla fiction tv, in serie come Il barone, Positano, dedicandosi poi ancora a film impegnati come Giovanni Falcone di Giuseppe Ferrara o commedie all’italiana come Panni sporchi di Mario Monicelli.

Diretto da Ezio Greggio in Svitati, ha recitato anche nel Talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella e Heaven di Tom Tykwer, e di nuovo con i Vanzina nel Pranzo della domenica, tornando poi al piccolo schermo per le serie Benedetti dal Signore, Un ciclone in famiglia, L’onore e il rispetto. Tra le ultime interpretazioni, Nero bifamiliare di Federico Zampaglione e La cena per farli conoscere di Avati.

Premio alla carriera per il cortometraggio Anno nuovo Vita nuova

Nel 2017 Gianfranco Barra è stato premiato al Formia Film Festival per il cortometraggio “Anno nuovo Vita nuova”, da lui scritto, diretto e interpretato, per il quale ha ricevuto anche una menzione speciale ed un premio alla carriera. Nel corto, oramai in età avanzata, ripensando ai propri trascorsi artistici, l’attore attraversa un lacerante conflitto: “celebrare i successi del passato oppure riviverli come esperienza di raggiunta maturità?”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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