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27 Giugno 2024 - 23:24Nessun pentimento apparente ma solo la preoccupazione “di non far soffrire più” i propri genitori, per motivi però imprecisati.
Luca Ricci non avrebbe manifestato nessun segno di pentimento per l’omicidio del padre e della madre
È quanto emerge dal primo interrogatorio reso da Luca Ricci, il 50enne, che a Fano (Pesaro Urbino) il 24 giugno scorso ha ucciso il padre Giuseppe, 75 anni, e la madre Lusia Marconi, 70 anni, nella villetta di via Fanella 127 dove abitavano in due piani diversi. A causa di debiti non onorati dal figlio, le vittime avevano dovuto ipotecare la propria casa che era stata venduta all’asta e nella quale loro avrebbero continuato a vivere pagando un affitto. É il contesto nel quale è maturato il duplice delitto.
Davanti alla procuratrice di Pesaro Maria Letizia Fucci e alla polizia, Ricci aveva poi confessato le proprie responsabilità dopo 16 ore di interrogatorio: il 50enne ha prima strangolato la madre Luisa Marconi, 70 anni, mentre stava misurando la pressione sanguigna in cucina; poi è andato in camera da letto e ha ucciso con 11 martellate in testa il padre Giuseppe che ha provato a reagire ma inutilmente.
Il 50enne aveva confessato le sue responsabilità dopo 16 ore di interrogatorio
Venerdì 28 giugno si terrà a Pesaro l’udienza di convalida del fermo per Luca Ricci davanti al gip Giacomo Gasparini. Il duplice omicida, ora recluso nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, deve rispondere di omicidio plurimo volontario aggravato dalla crudeltà.
Resta comunque ignoto il movimento anche se, dagli elementi raccolti, è emerso che Luca Ricci chiedeva in continuazione soldi ai genitori. La casa al momento dell’irruzione della polizia, dopo il ritrovamento dei due corpi, era sottosopra come se il 50enne cercasse ossessivamente qualcosa.