Il 32enne Gabriele Giancaterino è stato trovato morto intorno alle 15:30 di giovedì 20 febbraio in una vecchia abitazione del centro storico di Pianella (Pescara), vicino piazza Napoli. A lanciare l’allarme, stando alle prime informazioni, sono stati il fratello e la madre, che lo ha trovato riverso a terra, in una pozza di sangue, con ferite all’addome provocate da un coltello.
Gabriele Giancaterino accoltellato all’addome nel rudere che stava ristrutturando a Pianella
Il giovane, residente a Penne, in provincia di Pescara, aveva acquistato di recente un rudere a Pianella che stava ristrutturando autonomamente. Sul posto i soccorritori e i Carabinieri, al lavoro per ricostruire l’accaduto. Si attende l’arrivo del magistrato di turno.
Da un primo esame eseguito sul posto dal medico legale Cristian D’Ovidio è emersa una sola ferita, all’addome, che sarebbe compatibile con un colpo autoinferto. Nei locali, inoltre, non sono presenti segni di colluttazione o altri elementi particolari. Non è escluso, dunque, che si sia trattato di un gesto volontario. Sarà l’autopsia a chiarire ulteriormente l’accaduto.
L’ipotesi del gesto volontario
Sul posto il pm Gabriella De Lucia e il procuratore Giuseppe Bellelli. Degli accertamenti si stanno occupando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Pescara, agli ordini del colonnello Stefano Ranalletta. Gabriele Giancaterino aveva conseguito con il massimo dei laurea in Architettura e Ingegneria edile all’Università degli studi Gabriele d’Annunzio.