Franca Valeri: ‘Vidi Mussolini appeso, non provai pietà’, l’attrice scatena il dibattito social

Durante la sua lunga carriera Franca Valeri si è fatta apprezzare per la sua comicità tagliente. Per quel sarcasmo con il quale affrontava, attraverso i vari personaggi interpretati, i problemi ma anche le passioni e debolezze degli italiani. Alla soglia dei 100 anni, li festeggerà il 31 luglio, l’attrice fa ancora discutere per le sue esternazioni taglienti.

Franca Valeri al Corriere: ‘Papà era ebreo, pianse quando seppe delle leggi marziali’

Franca Valeri ha ricordato la sua tormentata giovantù in un’intervista rilasciata sull’edizione odierna del Corriere della Sera. L’artista ha raccontato del dolore provato dal padre quando venne a conoscenza delle leggi marziali.  “Papà era ebreo. Pianse quando lesse sul giornale”. Nonostante ciò l’attrice riuscì a dare l’esame da privatista al Manzoni. “Non se ne accorsero. L’Italia è sempre stata un po’ inefficiente“.

‘Andai a Piazzale Loreto per vedere se il Duce e la Petacci erano morti’

Un passaggio forte e carico di significati l’ha riservato alla morte di Benito Mussolini riferendo di essersi recata personalmente a Piazzale Loreto per vedere il cadavere del Duce e di Claretta Petacci. “Mia madre era disperata perché ero solo per strada e per Milano sparavano ancora. Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà quando lo vidi appeso? No. Nessuna pietà“.

Franca Valeri in topic trend su Twitter, a fine luglio festeggerà 100 anni

Franca Valeri ha sottolineato che oggi è comodo giudicare a distanza ma solo chi ha vissuto le sofferenze di quegli anni in prima persona può esprimere le sensazioni che si provavano in quei giorni.

Le affermazioni dell’attrice hanno fatto il giro del web con l’hashtag Franca Valeri che ha conquistato la topic trend di Twitter. Non sono mancati attracchi e critiche alla grande comica milanese. “Non si può provare pietà”.

Attacchi che hanno trovato la pronta difesa di chi ha evidenziato che la novantanovenne ha espresso il suo stato d’animo in relazione ad una vicenda che ha vissuto in prima persona.