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25 Ottobre 2024 - 16:21Il ritrovamento dell’auto parcheggiata nel piazzale davanti alla chiesa di Sant’Ermo, nel Pisano, grazie a Google maps, poi il corpo di Flavia Mello Agonigi gettato nella cisterna di una cantina e, infine, l’individuazione dell’uomo reo confesso dell’omicidio, Kristian Emanuele Nannetti, 34enne, che, mentre la polizia scientifica stava eseguendo i primi rilievi, dormiva nell’abitazione sovrastante.
L’auto di Flavia Mello Agonigi ritrovata vicino alla chiesa di Sant’Ermo grazie a Google Maps
É questa, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, la scansione temporale della drammatica svolta di giovedì 24 ottobre in relazione al caso di Flavia Mello Agonigi, la donna di 54 anni che scomparsa da Pontedera lo scorso 12 ottobre e ritrovata morta uccisa a coltellate. I poliziotti della squadra mobile pisana e del commissariato di Pontedera sono arrivati a Sant’Ermo, piccolo borgo sopra Casciana Terme (Pisa), intorno alle 14.30 dopo la localizzazione del veicolo grazie ai consulenti informatici della procura che hanno esaminato il computer della vittima – sequestrato il 21 ottobre nell’abitazione della vittima – accedendo al suo account Google.
La vettura è stata individuata grazie alla posizione fornita da Google maps, poi è stata la volta della cantina e dell’abitazione di fortuna, sprovvista perfino di corrente elettrica, dove da circa un mese abitava Kristian Emanuele Nannetti, il trentaquattrenne ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo, lavori occasionali come meccanico, era entrato in contatto con la vittima attraverso un sito incontri e, secondo quanto ha riferito agli investigatori, l’ha uccisa con quattro coltellate al fianco e alle spalle al culmine di una lite. “Mi ha messo le mani al collo” – ha detto. L’uomo riferito che hanno discusso sul “compenso per la prestazione”. L’uomo aveva piccoli precedenti ed aveva perso a distanza di poco tempo entrambi i genitori.
Kristian Emanuele Nannetti ha raccontato di aver litigato per il compenso: il 34enne aveva perso da poco i genitori
“La morte di Flavia ci travolge e ci lascia sconvolti, sconfortati. Ancora una volta la sopraffazione della violenza ha avuto il sopravvento, distruggendo quel filo di speranza a cui ci eravamo aggrappati in questi giorni. Flavia era una donna libera che, come molte altre, ha pagato un prezzo troppo alto. La sua morte è una ferita per l’intera comunità, colpisce la nostra umanità e mortifica ogni valore civile”. Così in una nota il Comune di Pontedera.
“Come Amministrazione comunale siamo vicini al marito, alla famiglia e agli amici di Flavia e diamo loro il nostro supporto incondizionato in questo difficile momento, mettendo in campo tutto ciò che possa essere di nostra competenza per accompagnarla in questo ultimo passaggio e mantenere vivo il suo ricordo”.