Tragedia a Spoleto, dove il 47enne Gianluca Romita ha prima ucciso la compagna, Laura Papadia, di dieci anni più giovane, e poi minacciato di togliersi la vita lanciandosi da un ponte. Infine, raggiunto dalla polizia, ha confessato il femminicidio.
Gianluca Romita voleva lanciarsi dal Ponte del Torri, bloccato dagli agenti
Il cadavere della donna, classe 1988, è stato ritrovato della polizia dopo un precedente intervento degli agenti al Ponte delle Torri, dove era stato segnalato un uomo – classe 1977, con precedenti – che minacciava di compiere un gesto estremo. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato il 47enne che, visibilmente agitato, ha fatto intendere di aver compiuto un atto violento e di essere intenzionato a compiere un gesto estremo. Mentre gli operatori procedevano a tranquillizzare e tentare di convincere l’uomo a desistere dal suo intento, un’altra volante si è portata presso l’abitazione dove Gianluca Romita conviveva con Laura Papadia al fine di verificare quanto dallo stesso dichiarato.
Arrivati sul posto, grazie anche all’ausilio dei Vigili del Fuoco, i poliziotti sono entrati all’interno dell’abitazione dove hanno trovato il corpo privo di vita della compagna 36enne. Il 47enne, invece, dopo una lunga ed estenuante opera di persuasione da parte dei poliziotti, è stato convinto dal desistere dai suoi propositi e, una volta bloccato.
La segnalazione dell’ex moglie, il sopralluogo a Marzocca
Nell’ambito delle indagini sull’uccisione di una donna, trovata morta in un’abitazione nei pressi del centro di Spoleto (Perugia), era stata compiuta anche un’irruzione in una casa a Marzocca di Senigallia (Ancona) dove in precedenza abitava la donna insieme al marito, agente di commercio, sul quale si concentrano ora i sospetti. A far scattare l’accesso nell’abitazione nelle Marche, trovata vuota, una telefonata al 112 dalla Sardegna da parte dell’ex moglie dell’uomo. La donna aveva segnalato che l’ex marito aveva ucciso l’attuale compagna, fornendone generalità e indirizzo.
Chi era la vittima
I militari di Senigallia non hanno però trovato nessuno nella casa dove alcuni vicini avevano visto l’uomo, per l’ultima volta, circa una settimana fa. Nel frattempo, il marito della donna uccisa è stato trovato nei pressi del ponte delle Torri di Spoleto dove minacciava di gettarsi nel vuoto, dicendo a chi lo avvicinava “Ho ucciso mia moglie”. Laura Papadia era originaria di Palermo, lavorava in un supermercato della città. Lui, 47enne milanese con precedenti di polizia, era invece un agente di vendita di una cantina. Sono in corso gli approfondimenti investigativi finalizzati a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto