Ridotta in fin di vita dal patrigno a Casarile: le condizioni della bimba di 9 mesi
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3 Ottobre 2022 - 11:54Stava rincasando dopo una serata trascorsa con gli amici quando è stata raggiunta dall’ex che ha esploso una raffica di colpi mentre era ancora nella sua Audi per poi suicidarsi. Ilaria Sollazzo, 31 anni di Scalea (provincia di Cosenza), aveva da poco iniziato ad insegnare liceo Metastasio coronando quello che era da sempre il suo sogno.
La 31enne aveva troncato da pochi mesi la relazione ed aveva iniziato a lavorare come insegnante
Una svolta lavorativa arrivata pochi mesi dopo aver chiuso la relazione con il 25enne Antonio Russo dal quale aveva avuto una figlia che viveva con lei e che ad appena due anni e mezzo è rimasta orfana di entrambi i genitori. Lei aveva deciso di troncare un rapporto caratterizzato da continui alti e bassi.
Una decisione che la guardia giurata, titolare della Metropol con la madre e il fratello, che non riusciva ad accettare ed in più di una circostanza ha cercato di convincere l’ex a rivedere la sua decisione. Dall’altra parte non c’era stato nessun segnale di riapertura.
Antonio Russo, 25 anni, non accettava la fine della relazione: bimba di due anni e mezzo resta orfana
La donna avrebbe confidato al fratello ed alla sorella che Russo la seguiva ma non avrebbe presentato denuncia anche perché l’uomo si era limitato a delle avances e non aveva mai avuto comportamenti che lasciassero presagire il tragico epilogo. Nella notte tra sabato 1° e domenica 2° ottobre il 25enne ha atteso l’ex nei pressi dell’abitazione dei genitori della vittima in via Borsellino, a Scalea.
Ilaria è rientrata poco dopo le 2 di notte da una serata trascorsa con amici ed era ancora in auto quando si è accorta della presenza di Antonino. Ha bloccato repentinamente la portiera per non farlo entrare ma non è bastato per salvarle la vita. L’uomo ha puntato la sua pistola verso la donna ed ha esploso 6 colpi uccidendola.
L’agguato in via Borsellino, chi era Ilaria Sollazzo
Subito dopo si è rivolto l’arma verso la tempia e si è tolto la vita. Costernazione e rabbia a Scalea per quanto accaduto. La famiglia Sollazzo era molto conosciuta con il papà della vittima che era il proprietario di una conosciuta struttura ricettiva mentre la sorella lavora al Comune. A giugno aveva realizzato il sogno di diventare insegnante di sostegno e da poche settimane fa prestava servizio al liceo Metastasio.
“Anche dopo la separazione il clima tra i due era normale. Qualcosa, però, si è rotto. Forse Antonio non vedeva di buon occhio l’indipendenza economica dell’ex” – ha dichiarato don Cono Araujo, parroco della chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Scalea, in provincia di Cosenza, che aveva visto Ilaria Sollazzo poche ore prima del femminicidio. “Era venuta a far visita ai catechisti, in passato aveva anche insegnato” – ha precisato il parroco.