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25 Gennaio 2022 - 11:09“Ancora non ci credo“. All’inizio dell’inchiesta Fausta Bonino era stata accusata di aver provocato la morte di 10 persone, per lo più anziane, per fatti accaduti tra il 2014 ed il 2015. L’infermiera dell’ospedale Villamarina di Piombino, 60 anni, in primo grado il gup del tribunale di Livorno, Marco Saquegna, l’aveva condannata all’ergastolo per l’omicidio di quattro dei suoi pazienti con un’iniezione di eparina. La donna aveva sembra professato la sua innocenza e la Corte di Appello del Tribunale di Firenze ha accolto la tesi difensiva del legale della donna ribaltando la sentenza.
Ribaltata la sentenza del Gup, l’infermiera di Piombino assolta dall’accusa di omicidio volontario
Fausta Bonino è stata assolta dall‘accusa di omicidio volontario plurimo ed è stata condannata ad un 1 anno e 6 mesi, pena sospesa, per ricettazione in quanto in seguito ad una perquisizione erano stati rinvenuti nella casa della donna e gli investigatori avevano trovato dei farmaci ospedalieri non acquistati in farmacia. Dopo la lettura della sentenza la 60enne è scoppiata in lacrime ed ha abbracciato il marito ed il figlio medico. “Ora voglio solo stare con la mia famiglia, giustizia è stata fatta. É finito un incubo”.
‘Giustizia è fatta, ora voglio soltanto stare con la mia famiglia’
In appello il pg Fabio Origlio aveva chiesto l’ergastolo per nove dei dieci casi di decessi anomali di pazienti dell’ospedale di Piombino che erano contestati all’imputata. Secondo il teorema accusatorio avrebbe pianificato e causato la morte di dieci persone mediante l’uso “deliberato e fuori dalle terapie prescritte”. Nella requisitoria l’accusa aveva spiegato il movente con il disagio della donna nei confronti dell’ospedale perché si sentiva sottovalutata.