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2 Gennaio 2021 - 19:13Fanno rumore e dividono il web le dichiarazioni di Fabrizio Pregliasco. In un’intervista rilasciata a La Stampa il virologo dell’Università Statale di Milano ha riferito che la terza ondata di epidemia da Covid 19 è quasi certa e che non bisognerà abbassare la guardia dal 7 gennaio.
Il virologo: ‘I numeri non ci consentono di stare tranquilli, speriamo non sia un’ondona’
“I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata di Covid. Che speriamo non sia un’ondona”. La suddivisione a zone ha portato dei risultati contribuendo a far abbassare la curva che, però, nelle ultime settimane sta scendendo troppo lentamente. “Nei mesi scorsi sono stati raggiunti risultati importanti, ma ora la curva rallenta troppo lentamente per cui è urgente intervenire con nuove misure. Inoltre, la diffusione della variante inglese rende indispensabile velocizzare la campagna di vaccinazione” – ha chiarito Fabrizio Pregliasco.
‘Feste e cene vanno dimenticati fino al vaccino’
Di conseguenza per il virologo sarà necessario mantenere comportamenti rigorosi e misure rigide al termine delle festività. “Feste, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino. Non c’è un manuale per il lockdown e bisogna procedere per tentativi, ma sarebbe bene che dopo il 7 tutte le regioni aderissero a regole più rigorose” – ha precisato il virologo sottolineando che il rientro a scuola può essere pericoloso in questa fase.
“Il tasso del 14,1% significa che le feste non hanno portato bene e che la situazione sta peggiorando” – ha chiosato Pregliasco precisando che le vittime diminuiranno quando i contagi scenderanno sotto i 5000 positivi”. Il 2 gennaio 2021 i positivi al Covid sono risultati 11831 con 364 vittime ma con un numero minore di tamponi rispetto al giorno precedente dove erano stati registrati oltre 22mila contagi.
Nove regioni in bilico tra arancione e rosso dal 7 gennaio
Nove regioni sono in una situazione di criticità in base al monitoraggio settimanale del Ministero della Salute sul Covid 19 dal 21 al 27 dicembre 2020. Con la suddivisione dell’indice di rischio a fasce Veneto, Liguria, Calabria, Basilicata, Lombardia, Puglia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche tra la fascia rossa e arancione dal 7 gennaio.