Elena MaragaElena Maraga

Sta facendo molto discutere la vicenda di Elena Maraga, 29 anni, educatrice in una scuola materna cattolica del Trevigiano e atleta di bodybuilding, sospesa dopo che alcuni genitori hanno scoperto il suo profilo OnlyFans , piattaforma su cui condivide scatti e video dal contenuto sensuale. Il caso ha scatenato un acceso dibattito tra libertà personale, etica professionale e valori cattolici , dividendo l’opinione pubblica ei genitori dei suoi alunni.

La scoperta e l’esplosione del caso

Tutto è iniziato quando una madre, venuta a conoscenza del profilo OnlyFans di Maraga, ha segnalato la situazione alla direzione dell’istituto. Come raccontato dalla stessa educatrice al Corriere della Sera , il suo account era collegato a un profilo Instagram privato, accessibile solo su approvazione. “Non ho mai accettato le mamme dei miei alunni nel mio profilo privato”, spiega Maraga, ipotizzando che la donna abbia scoperto i suoi contenuti tramite il marito o un conoscente.

La segnalazione ha avuto conseguenze immediate: la direzione scolastica ha chiesto all’educatrice di chiudere il profilo , accusandola di danneggiare l’immagine della scuola. Tuttavia, la vicenda è presto sfuggita di mano quando la madre ha condiviso un post in un gruppo Facebook locale, facendo rimbalzare la notizia e trasformandola in un caso mediatico.

La sospensione e il rischio licenziamento

Dopo l’esplosione della polemica, l’istituto ha deciso di sospendere temporaneamente Maraga , in attesa di una decisione definitiva prevista per il 19 marzo. La scuola potrebbe licenziarla , anche se l’educatrice sostiene di non aver mai firmato alcun codice etico che le impedisse di pubblicare contenuti sui social.

“Sapevo che lavorare in una scuola cattolica avrebbe potuto crearmi problemi, ma non ho mai violato alcuna regola”, afferma con fermezza. “Nel mio contratto non c’è alcun divieto di pubblicare foto online. E comunque, la mia vita privata non riguarda la mia professione”.

Il caso potrebbe portare alla creazione di un regolamento più restrittivo per gli insegnanti delle scuole parrocchiali, sollevando interrogativi su quali siano i confini tra vita privata e professione .

Elena Maraga è finita nella bufera per le foto su OnlyFans
Elena Maraga è finita nella bufera per le foto su OnlyFans

‘Non mi vergogno di nulla’

Maraga difende la sua scelta senza esitazioni. “Non torno indietro di un passo. Sono adulta e consapevole di ciò che faccio con il mio corpo. In Italia, mostrare il proprio corpo è ancora un tabù. Io penso che il mio fisico, frutto di anni di allenamento e sacrificio, sia un bel vedere. E se qualcuno vuole vederlo, non vedo perché deve farlo gratuitamente”.

La giovane educatrice sottolinea anche l’aspetto economico della sua decisione: il suo stipendio da maestra è di 1.200 euro al mese , mentre il profilo OnlyFans – aperto da appena un mese – le ha già permesso di guadagnare di più. “Ho fatto i calcoli e non c’è paragone tra i due lavori. Conosco molte persone che riescono a mantenersi bene con questa attività”.

Il sostegno dei genitori e il contrasto con la famiglia

Non tutti i genitori, però, si sono schierati contro di lei. “Molti mi hanno scritto messaggi bellissimi: ‘Sei una maestra fantastica, non vogliamo perderti’. Una mamma mi ha promesso che presto parlerà a mio favore”, racconta Maraga. È persino partita un’iniziativa per raccogliere firme a sostegno della sua permanenza nella scuola.

Di diverso avviso la sua famiglia: “I miei genitori si sono arrabbiati moltissimo, mi hanno detto che sono la vergogna della famiglia. Non hanno mai visto le mie foto, ma pensano che certe cose ‘non si facciano’, anche se nessuno sa dire chi l’abbia stabilito”.

Libertà individuale vs. responsabilità professionale

La questione centrale rimane: una scelta personale può condizionare la carriera di un’educatrice? Per molti, ciò che una persona fa al di fuori dell’orario di lavoro non dovrebbe influenzare la sua professionalità. Altri, invece, ritengono che la figura di un’insegnante in una scuola cattolica debba rispettare determinati valori morali.

“Sono pronta a voltare pagina. Se la scuola deciderà di licenziarmi, continuerò con OnlyFans a tempo pieno”, conclude Maraga. Intanto, la vicenda rimane aperta e destinata a far discutere ancora a lungo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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