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21 Ottobre 2022 - 18:57Forse non si trovava a caso quella boccetta di ansiolitico accanto alla culla della piccola Diana Pifferi, trovata morta dopo essere stata lasciata in casa da sola per 6 giorni. Dagli accertamenti medico legali nell’ambito della consulenza autoptica sulle analisi tossicologiche è emerso che la bimba di 18 mesi ha assunto benzodiazepine, ossia tranquillanti.
Dalle analisi tossicologiche è emerso che la bimba ha assunto tracce di benzodiazepine
La consulenza autoptica sarà depositata nei prossimi giorni dalla Procura di Milano nell’inchiesta a carico di Alessia Pifferi, accusata di omicidio volontario aggravato. Accertamenti che aggravano ulteriormente la posizione della donna in carcere dal 21 luglio. La donna aveva sempre negato che la piccola avesse assunto tranquillanti. “A mia figlia non ho mai dato tranquillanti, le gocce le utilizzava un altro uomo che ho conosciuto in chat nel periodo in cui avevo rotto con il mio compagno.
Una volta me le aveva versato nel bicchiere perché aveva notato che non dormivo ma me ne sono accorta e non le ho prese. Confermo che non le ho mai date a mia figlia ed io stesso le ho consegnate al personale paramedico che non le aveva visto” – aveva riferito la 37enne agli inquirenti precisando di aver dato soltanto delle gocce per la febbre a Diana.
Alessia Pifferi ha sempre negato l’utilizzo dei tranquillanti: ‘Li assumeva un uomo che avevo conosciuto in chat’
Sulla questione si è pronunciata Solange Marchignoli, il legale difensore di Alessia Pifferi, durante la puntata del 21 ottobre di Mattino 5. “Devo rilevare che si tratta di una fonte confidenziale totalmente illegittima. La notizia reale è che sono state trovate nella bambina tracce di benzodiazepine ma non c’è scritto che la mamma gliele avrebbe date quel giorno per andare via.
Quando le sono state date non lo sappiamo. Quest’affermazione non vuol dire niente anche perché la bambina era stata ricoverata qualche mese prima” – ha precisato l’avvocato.
Parla il legale della madre della piccola Diana a Mattino 5: ‘Non sappiamo quando le sono state date le gocce’
“Rimango esterrefatta ed è per questo che non andrò a trovare la signora Pifferi nei prossimi giorni. Io credo in lei, ha una capacità di sedurre nel suo eloquio anche se io solitamente non cedere. Lei mi ha fatto credere davvero che le gocce non gliel’ha date. Non la sto scaricando” – ha precisato Solange Marchignoli che non ha escluso del tutto l’ipotesi di rimettere il mandato.
“Voglio continuare a credere alle sue parole perché personalmente mi farebbe male pensare al contrario. Lei mi ha guardato negli occhi e mi ha giurato e spergiurato”.