‘Devo portarla dal pediatra’, rapisce neonata in clinica a Cosenza: bloccata dopo 3 ore di fuga

La piccola Sofia Cavoto e il momento del ritrovamentoLa piccola Sofia Cavoto e il momento del ritrovamento

Una neonata, Sofia Cavoto, di appena un giorno di vita è stata rapita da una clinica nel centro di Cosenza e portata via da una donna ed un uomo che poco dopo sono stati bloccati dalla Squadra mobile mentre si allontanavano a bordo di un’auto insieme alla piccola intorno alle 21:30 di martedì 21 gennaio. La bambina sta bene.

Paura a Cosenza, donna si presenta come puericultrice a madre e nonna e rapisce la piccola Sofia

I suoi sequestratori sono stati fermati. Il sequestro è avvenuto intorno alle 18:30. La piccola era in una stanza della clinica insieme alla mamma, una casalinga di circa 27 anni, ed alla suocera di questa. Nella stanza, secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia che ha indagato sul sequestro, è entrata una donna, bassa, con il volto parzialmente coperto da una maschera ed i capelli raccolti in treccine che si è presentata come una puericultrice dicendo di dovere portare la bambina dal pediatra. Quindi ha preso la piccola e si è allontanata. La mamma e le nonne della piccola, non vedendola tornare, dopo un po’ si sono allarmate ed hanno chiesto informazioni.

É così che è stato scoperto il rapimento. Dalle immagini registrate da una telecamera interna della clinica si vede ciò che è successo nel corridoio della struttura. Si vede la donna avvicinarsi ad un ovetto da neonato, raggiunta subito dopo da un uomo con un cappello in testa. I due cercano di mettere la neonata nell’ovetto ma non riuscendovi si allontanano, lei con la piccola in braccio e lui con l’ovetto in mano. Dopo che è scattato l’allarme sul posto sono immediatamente giunte le volanti della Questura e la Squadra mobile, oltre alla Polizia scientifica per i rilievi.

La vicenda è apparsa subito strana e adesso dovrà essere chiarita dagli investigatori. soprattutto riguardo al movimento. I genitori della neonata appartengono ad una famiglia normale. La madre è casalinga ed il padre, 29enne, è un dipendente della Conad ed hanno un figlio di 6 anni. Familiari ed amici dei genitori subito dopo il sequestro hanno postato sui social la foto della bambina con l’invito a mettersi in contatto in caso di avvistamento. Immediatamente l’allarme è stato girato a tutte le forze dell’ordine.

La fuga con il complice ripresa dalle telecamere di sorveglianza, l’incubo è durato tre ore: bloccati a Rende

Posti di blocco sono stati istituiti alle uscite della città, nella convinzione che la coppia si sia allontanata a bordo di un’auto. Una tensione durata fino a quando una pattuglia della Squadra mobile ha intercettato l’auto a Rende con i rapitori e la piccola a bordo, fermandola e mettendo in sicurezza la piccola Sofia Cavoto e bloccando la coppia, segnando così la fine di quello che stava diventando un incubo. L’operazione è stata personalmente diretta dal questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro. I responsabili dell’azione criminosa sono il senegalese Aqua Moses e l’italiana Rosa Vespa. Sono marito e moglie.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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