Omicidio Chiara Poggi: Andrea Sempio si è sottoposto al test salivare
Botta e risposta senza esclusioni di colpi tra legali. Una “macchinazione” contro un “ragazzo innocente” già sottoposto “clandestinamente” al prelievo del DNA. Puntuale alle 10:00 di giovedì 13 marzo Andrea Sempio si è presentato nella caserma Montebello della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri di Milano per sottoporsi al test salivare nella terza inchiesta aperta dalla Procura di Pavia – dopo quelle del 2016-17 e 2020-21 per individuare una pista alternativa o il concorso nell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.
Le accuse dei legali del 37enne: ‘DNA di Andrea preso clandestinamente’
Il 37enne, il giorno dopo il suo compleanno, si fa spazio nella selva di telecamere e cronisti, assistito dagli avvocati Massimo Lovati e Angela Taccia. “Collaboreremo, siamo sereni non abbiamo nulla da tenere”. I legali spiegano la scelta di non sottoporsi spontaneamente al test “perché volevamo l’ordinanza del gip, una persona terza”. “Andrea è innocente, non c’entra niente – proseguono – Non aveva nessun rapporto con Chiara”. Nelle tre telefonate che l’allora 19enne, amico del fratello Marco Poggi, fa sul numero fisso della casa di famiglia cinque giorni prima del delitto, il 7-8 agosto 2007, rispettivamente di 2, 8 e 21 secondi, “cercava l’amico Marco, non Chiara, non sapeva che fosse partito, altrimenti non avrebbe telefonato”.
“L’indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione, organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi, che clandestinamente hanno preso il DNA di Andrea” – ha detto Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio. Gli ex legali di Alberto Stasi rispondono, annunciando una querela, all’accusa del difensore di Andrea Sempio che oggi gli ha attribuito una “macchinazione” per far scattare un’indagine a carico del suo assistito nel 2017.
L’ex avvocato di Stasi annuncia querela: ‘Denuncia di Sempio archiviata nel 2020’
“Lo studio legale Giarda ha appreso delle dichiarazioni, del tutto gratuite e gravemente lesive, dell’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, rilasciate in data odierna in occasione del prelievo coattivo di DNA eseguito sul suo assistito, quale indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. L’avvocato Lovati evidentemente dimentica che la denuncia a suo tempo presentata nel 2017 da Andrea Sempio nei confronti dello Studio Legale Giarda e degli investigatori incaricati è stata archiviata nel 2020 dal Gip di Milano, che nella sua ordinanza ha certificato l’assoluta correttezza dell’attività di raccolta e successiva estrazione dai reperti” – si legge in una nota stampa.
“Procederemo a tutelare la reputazione e l’onorabilità dello Studio Legale Giarda nelle opportune sedi competenti, come, del resto, già avvenuto in passato nei confronti dello stesso avvocato Massimo Lovati, confidando che questa vicenda possa finalmente trovare la giusta definizione, da tempo auspicata anche dal fondatore dello Studio (il professor Angelo Giarda, nel frattempo scomparso, nda)”