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17 Agosto 2022 - 19:55“Se fossi arrivato due minuti prima”. Non riesce a darsi pace l’amico di Davide Ferrerio, il ventenne di Bologna pestato e ridotto in fin di vita a Crotone dal 22enne Nicola Passalacqua per un presunto sguardo di troppo ad una ragazza. “Davide non farebbe male ad una mosca.
É un ragazzo solare ed introverso come me ed ho avuto l’onore di conoscerlo a mare. Siamo entrati subito in sintonia perché lui come me è un grande tifoso di calcio” – ha spiegato Cesare, uno dei migliori amici di Ferrerio a Crotone che sarebbe dovuto uscire con lui la sera dell’11 agosto.
L’amico a L’Estate in diretta: ‘Quando è avvenuta l’aggressione mi trovavo con l’auto davanti al tribunale’
“Quando è avvenuta l’aggressione mi trovavo con l’auto davanti al tribunale e purtroppo sono arrivato con cinque minuti di ritardo. L’aggressione era già avvenuta” – ha dichiarato a L’Estate in diretta non nascondendo il rammarico per non essere arrivato qualche minuto prima sul luogo in cui si è consumata la terribile violenza . “Essendo per me un fratello, nonostante non ci vedessimo sempre avevo con lui un rapporto speciale”. Secondo l’ultimo bollettino medico le condizioni del giovane, ricoverato all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, sono stazionarie con il giovane che resta in coma farmacologico.
Nei prossimi giorni i medici proveranno a risvegliarlo nella speranza che il trauma cranico non abbia provocato danni neurologici. Passalacqua, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stato incastrato dalle numerose telecamere di videosorveglianza presenti in zona ed, in particolare, da quelle del tribunale che hanno ripreso l’intera aggressione ed il disperato tentativo di Davide Ferrerio di sottrarsi alla furie del 22enne senza fissa dimora.
Davide Ferrerio in condizioni stazionarie, i medici proveranno a risvegliarlo nei prossimi giorni
“É stata un terribile pestaggio” – ha detto una testimone oculare di quanto accaduto. “Sono state scene indimenticabili. Eravamo io e mia figlia che abbiamo assistito e lei è rimasta terrorizzata quando ha visto il ragazzo che rantolava. Si alzava e si piegava quasi avesse avuto una crisi epilettica” – ha dichiarato la signora Paola.
Come sottolineato dal fratello, disperato e sconvolto da quanto accaduto, il 20enne emiliano stava cercando lavoro per rendersi indipendente dopo essersi diplomato a Bologna in un istituto socio sanitario. “Uno viene in vacanza a trovare la nonna, gli zii e si trova picchiato in maniera barbara. É una persona perbene che ama il Bologna e lo sport, gli piace la palestra e vestire elegante” – ha raccontato papà Massimiliano.
La fiaccolata a Crotone e l’appello della madre
Martedì 16 agosto, dalle 19.30, Crotone è scesa in piazza per una fiaccolata. La mamma ha detto: ” Voglio dire ai cittadini di Crotone di denunciare. Di essere meno omertosi, di intervenire immediatamente quando si verificano degli episodi così gravi” – ha riferito Giuseppina Orlando. Anche l’allenatore del Bologna, Mihajlovic, ha inviato un messaggio di vicinanza. “Mi piacerebbe che prima della partita con il Verona venisse fatta ascoltare allo stadio ” la canzone Fede rossoblù” degli Skiantos”.