David Knezevich trovato morto nella sua cella: omicidio o suicidio?
È stato ritrovato senza vita nel carcere federale di Miami David Knezevich, l’uomo d’affari statunitense di 37 anni accusato di aver rapito e ucciso l’ex moglie Ana Maria Henao, ereditiera colombiana scomparsa lo scorso febbraio a Madrid. Il decesso è avvenuto il 28 aprile: secondo quanto riferito dal Federal Bureau of Prisons, si tratterebbe di un probabile suicidio, ma al momento nessuna ipotesi è esclusa. Il legale di Knezevich, Jayne Weintraub, ha chiesto un’indagine “approfondita e trasparente”.
Il corpo è stato trovato nella sua cella durante i controlli di routine. Il personale carcerario ha tentato una rianimazione immediata, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, ma per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare.
Il mistero della scomparsa di Ana Maria Henao
Ana Maria era scomparsa a Madrid il 2 febbraio 2024, poche settimane dopo essersi trasferita in Spagna per rifarsi una vita, lasciandosi alle spalle un matrimonio finito dopo 13 anni. La donna si era allontanata dagli Stati Uniti proprio per chiudere definitivamente con l’ex marito, dal quale aveva divorziato nel 2023. Da allora, di lei si sono perse completamente le tracce.
Le indagini hanno portato subito a David Knezevich. Secondo le accuse, quella notte l’uomo avrebbe rubato una targa per mascherare l’auto a noleggio, poi si sarebbe introdotto nell’abitazione di Ana dopo aver oscurato le telecamere con uno spray. Le immagini di videosorveglianza mostrano un uomo con il volto coperto entrare con una valigia e uscire poco dopo. Per gli inquirenti, in quella valigia ci sarebbe stato il corpo della donna.
Le ricerche in Italia e l’arresto
L’ex marito è stato arrestato a Miami nel giugno 2024, al rientro da un volo proveniente da Belgrado. Dalle indagini è emerso che Knezevich avrebbe pianificato il delitto nei minimi dettagli, utilizzando alias, telefoni prepagati e un’identità falsa. Gli investigatori hanno ipotizzato che il corpo potesse essere stato nascosto in una zona boschiva tra Cogollo del Cengio e Piovene Rocchette, nel Vicentino, dove Knezevich avrebbe soggiornato. Tuttavia, le ricerche non hanno portato ad alcuna scoperta significativa: le ossa ritrovate erano animali.
Una fine che lascia aperti tutti gli interrogativi
La morte improvvisa di Knezevich rischia ora di spegnere definitivamente le speranze di ritrovare Ana Maria, o quantomeno di ricostruire cosa le sia accaduto. Senza il suo principale accusato, molti elementi chiave per la verità potrebbero svanire.
L’FBI e i Marshals statunitensi hanno avviato accertamenti interni, mentre la famiglia di Ana continua a chiedere giustizia e verità. Intanto, cresce la pressione mediatica su un caso che, tra Europa e Stati Uniti, si è trasformato in un vero e proprio giallo internazionale.