David di Donatello, Vincenzo Mollica tra emozione e ironia: ‘Due figlie di una migno… ‘
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4 Maggio 2024 - 2:57É accusato di aver provocato la morte del figlio di sei anni costringendolo a un duro allenamento su tapis roulant per farlo dimagrire. In tribunale Christopher Gregor si è difeso asserendo che è stata la polmonite a uccidere il bimbo.
Christopher Gregor è a processo per il decesso del piccolo Corey: lo costringeva a correre sul tapis roulant perché lo riteneva grasso
Il prematuro decesso di Corey si è verificato nel marzo 2021 con il 31enne che è stato arrestato tre mesi dopo e ristretto senza vincolo nel carcere di Ocean City. In tribunale è stato mostrato un filmato scioccante in cui si vedeva Christopher Gregor che costringeva il bambino di sei anni a correre su un tapis roulant ad alta velocità e pendenza nel centro fitness Atlantic Heights Clubhouse perché sosteneva che il figlio era “troppo grasso”. Gregor aumentò la velocità e l’inclinazione nelle impostazioni del tapis roulant finché il ragazzo non volò via.
Nel filmato si vede prendere in braccio il bambino e rimetterlo sul tapis roulant, ma Corey cade di nuovo e continua a lottare finché suo padre non abbassa la velocità e dà una pausa al ragazzo. In udienza il legale di Christopher Gregor ha riferito che il video mostrato durante il dibattimento non ha nulla a che fare con la morte del piccolo di 6 anni asserendo che la morte sarebbe collegata ad una brutta polmonite. I pubblici ministeri, tuttavia, non sono stati d’accordo con l’argomentazione e hanno affermato che sono stati gli abusi cronici di suo padre a lasciare Corey con lesioni interne che alla fine gli sono costate la vita.
In aula mostrato il video scioccante degli allenamenti ai quali l’uomo sottoponeva il piccolo Corey
Sul banco dei testimoni è intervenuta anche la madre del ragazzo, Breanna Micciolo, che ha affermato di aver notato dei lividi sul figlio. “Aveva un livido sulla fronte. Aveva una forma molto strana. Sembrava un’impronta. Ne aveva uno sul petto. Sembrava un graffio” – ha detto alla giuria. La donna era già impegnata in una delicata battaglia giudiziaria per la custodia del figlio perché temeva per la sua vita.