Tre agenti della Polizia locale sono stati iscritti al registro degli indagati con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di ‘Bruna‘, la trans brasiliana di 42 anni colpita da calci e manganellate il 24 maggio scorso in zona Bocconi a Milano

Dalle valutazioni dell’aggiunta Tiziana Siciliano e del pm Giancarla Serafini non avrebbe responsabilità penale la vigilessa, al contrario dei tre colleghi che nei video amatoriali dell’intervento si vedono, a vario titolo, colpire la trans e spruzzarle sul viso lo spray urticante.  

Milano, trans presa a manganellate: ‘Non ho detto che avevo l’Aids, come una tortura’

Gli agenti indagati per lesioni aggravate nei confronti della trans brasiliana

L’inchiesta è stata aperta a distanza di poche ore dalla denuncia per tortura presentata dalla 41enne, assistita dall’avvocato Debora Piazza, per quanto accaduto nel tragitto dal parco Trotter a Via Sarfatti. “Sono rimasta chiusa in auto per 20 minuti e insultata”.

I due equipaggi della polizia locale sono stati immortalati in alcuni video che riprendono quanto accaduto in zona Bocconi quando la donna, a terra e disarmata, viene colpita.  Scene riprese a poche centinaia di metri dal comando via Custodi. I vigili sostengono che la trans avrebbe prima accusato un malore e poi tentato di fuggire dall’auto prima di essere immobilizzata. 

Bruna presenta denuncia per tortura: ‘Chiusa in auto e insultata per 20 minuti’

La 41enne, invece, parla di un’aggressione e di minacce che sarebbero avvenuti anche durante il percorso e su cui ora si sta cercando di far luce, ancora una volta con le telecamere diffuse lungo la strada. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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