Chi è Elisabetta Belloni, il capo dei servizi segreti in pole per diventare il primo Presidente della Repubblica donna

“Stiamo lavorando su un presidente donna d’alto profilo”. Prima Matteo Salvini e poi Giuseppe Conte hanno confermato la svolta dopo sei votazioni tra veleni, veti e candidati che hanno rischiato di spaccare la maggioranza di Governo. L’opzione Casellati non è stata votata in maniera compatta neanche dal centrodestra provocando malumori all’interno della coalizione.

Salvini anticipa: ‘Stiamo lavorando per un Presidente della Repubblica donna’

Un’impasse che è stata sbloccata in serata con la decisione di virare su un Presidente della Repubblica donna super partes. Né Salvini né Conte hanno fatto nomi ma Elisabetta Belloni avrebbe messo tutti d’accordo. Anche Giorgia Meloni, ora all’opposizione, aveva manifestato il proprio apprezzamento per il Capo dei servizi segreti nei giorni scorsi mentre Renzi, leader di Italia Viva, non aveva nascosto qualche perplessità. Figlia minore dell’ingegnere Giorgio Belloni, originario di Pennabili (Rimini), mentre la madre, Lea, è invece originaria di Sestola (Modena).

Sessantatreenne romana, è stata nominata lo scorso anno da Mario Draghi Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Con il premier ha anche l’estrazione scolastica visto che è stata tra le prime a frequentare il liceo Massimo di Roma quando l’istituto scolastico gesuita ha aperto alle donne. Si è laureata in Scienze Politiche nel 1982 alla Luiss di Roma e tre anni dopo è entrata in carriera diplomatica ed ha percorso tutte le tappe fino ad essere promossa, nel 2014, Ambasciatore.

Elisabetta Belloni ai vertici dell’intelligence dopo una lunga carriera diplomatica

Parla quattro lingue e vanta, tra le onorificenze, la Legion d’onore ricevuta dalla Francia. Prima di arrivare ai vertici dell’intelligence italiana aveva ricoperto il ruolo di segretario generale del ministero degli Esteri. Belloni ha gestito i sequestri degli italiani in Iraq lavorando fianco a fianco con gli 007 e diventando punto di raccordo per l’azione del governo per la liberazione degli ostaggi, ma anche punto di riferimento per le famiglie. Ha alle spalle tanti altri incarichi a cui è stata chiamata come ‘la prima donna’: dalla direzione della Cooperazione allo Sviluppo al ruolo di capo di Gabinetto di un ministro degli Esteri.

La legion d’onore, la perdita del marito, la passione per il tiro con l’arco e l’amore per i suoi pastori alsaziani

Ama fare lunghe passeggiate. Riservatissima, nel 2017 ha perso il marito, l’ambasciatore Giorgio Giacomelli. Non si stacca mai dal suo cellulare, ma stacca veramente quando nel weekend si gode la sua casa nella campagna aretina, insieme ai suoi adorati tre pastori alsaziani e alle gioie di un orto che ama curare con le sue mani. É appassionata di tiro con l’arco, sport che sembra abbia praticato con eccellenti risultati. Al Quirinale ci sarà spazio per un bersaglio?