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21 Maggio 2021 - 11:47Immagini che lasciano il segno, commuovono e fanno riflettere. Volontari e soldati a Ceuta, città autonoma spagnola nel nord Africa (al confine col Marocco), martedì 18 maggio hanno messo a rischio la loro vita per salvare chi fugge da guerre e povertà.
Il toccante video della volontaria della Croce Rossa ha fatto il giro del web
Le istantanee di Luna Reyes, lavoratrice della Croce Rossa che ha confortato un giovane migranta sub-sahariano appena arrivato alla spiaggia di Tarajal hanno fatto il giro del web. “Stava piangendo, prima di abbracciarmi si dava a pugni in testa. Voleva uccidersi”. Così la giovane donna, una ventenne madrilena volontaria a Ceuta dove si trova la madre, ha sintetizzato il momento catturato in quella che è già un’immagine iconica e destinata ai libri di storia.
‘Meritava più di un abbraccio’: raffica di insulti, la rivolta su Twitter nel segno dell’hashtag OrgulloLuna
Il suo gesto è stato riconosciuto da molti , come quello di Juan Francisco, un sommozzatore della Guardia Civile che ha salvato un bambino dall’annegamento. Ma Luna Reyes ha ricevuto anche minacce e insulti razzisti e xenofobi che l’hanno portata a chiudere i suoi social network. “Quel giovane “meritava più di un abbraccio” – ha riferito la volontaria. Le molestie che ha subito da alcuni hanno generato anche una campagna sulle reti con l’ hashtag #OrgulloLuna e #GraciasLuna, per contrastare le manifestazioni xenofobe e sessiste che ha ricevuto.
Estas son las personas que hacen grande a un país. Las que hace Patria, humanidad y empatía, frente a quienes se revuelcan en la ciénaga del odio.
— Leo Navarro (@Leganav) May 19, 2021
Gracias Luna. #OrgulloLuna pic.twitter.com/a4PyxVPVJx