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Giovanni Sasso è morto dopo 8 giorni di agonia a Cellole per aver chiesto di non gettare gusci di noccioline

Dalla tragedia della frazione romana di Casal Palocco per una sfida social al dramma del tredicenne morto a Borgo di Montoro (Irpinia) forse per una challenge mortale. Una terribile escalation in cui si inserisce il decesso, dopo 8 giorni di agonia, di Giovanni Sasso, imprenditore di Cellole, in provincia di Caserta.

L’imprenditore 48enne è stato aggredito da un diciassettenne davanti alla sua concessionaria

Il 48enne è stato aggredito da un 17enne semplicemente perché gli era stato chiesto di  non gettare a terra i gusci delle noccioline proprio davanti alla sua concessionaria d’auto. Un rimprovero che è diventato il pretesto per scagliarsi contro l’uomo. Prima verbalmente e poi con le mani ed una serie di spintoni. Sasso è caduto a terra ed ha battuto violentemente la testa.

L’episodio risale al tardo pomeriggio 9 giugno e da quel giorno l’imprenditore non si è più ripreso. Ricoverato in coma all’ospedale alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno per una frattura alla base cranica che è risultata fatale. Domenica 18 giugno la ferale notizia della scomparsa che ha sconvolto la comunità di Cellole. Tra l’altro la famiglia del 17enne conosceva Sasso e i suoi congiunti.

Choc a Cellole: le famiglie si conoscevano, sequestrate le telecamere

Il minore, figlio di una nota famiglia di imprenditori delle mozzarelle a Formia, è stato iscritto al registro degli indagati ed è assistito dall’avvocato Gianluca Di Matteo mentre la famiglia della vittima sarà seguita dal legale Nando Letizia. Inizialmente si indagava per lesioni gravissime ma probabilmente sarà contestato al giovane il reato di omicidio.

I carabinieri di Sessa coordinati dalla Procura dei Minorenni hanno sequestrato due telecamere presenti in strada dove è avvenuto l’incidente per verificare l’esistenza di elementi utili a ricostruire l’accaduto. “È un giorno triste per Cellole. Giovanni era un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti ad una tragedia del genere, meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie” – ha riferito Guido Di Leone, il sindaco di Cellole.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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