Stefano Cucchi: carabiniere accusa due colleghi del pestaggio: le reazioni di Salvini e Giovanardi
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13 Ottobre 2018 - 19:23I sostenitori di Massimo Bossetti si erano presentati a Roma con tanto di striscione e, soprattutto, con la convinzione di un ribaltone della sentenza d’Appello. Ieri sera intorno, dopo quattro ore di camera di consiglio, i giudici della Cassazione hanno confermato la condanna all’ergastolo del muratore di Mapello per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. Per la Suprema Corte è stato Bossetti ad uccidere la giovane ginnasta a Brembate di Sopra nel febbraio del 2011. Ad inchiodare l’imputato la prova del DNA ma anche una serie di intercettazioni e segnalazione. Bossetti, detenuto nel carcere di Bergamo, ha appreso la notizia dalla televisione. Subito dopo il verdetto nella casa circondariale, come mostrato dalle telecamere di Quarto Grado, si è levato il coro “giustizia, giustizia” seguito dai fischi di dissenso per la sentenza pronunciata dai giudici del palazzaccio. Nelle more erano stati presentati 23 ricorsi ed, in particolare, era stata chiesta la ripetizione della prova del DNA.
Increduli i familiari del muratore che si attendevano una revisione del provvedimento a carico di Bossetti. “Forse sarebbe stato meglio restare in silenzio sin dall’inizio – ha riferito l’avvocato Salvagni subito dopo la lettura del dispositivo”.
Bossetti: la Cassazione ha rigettato i ricorsi, le reazioni
In ogni caso il pool legale non ha intenzione di mollare. “Ora leggeremo le motivazioni e valuteremo come muoverci. Noi crediamo nell’innocenza di Bossetti e siamo sicuri che reagirà come ha fatto altre volte”. Non sono mancate perplessità anche sulla durata della Camera di Consiglio. “Siamo passati dalle sedici ore di Brescia alle tre della Cassazione – ha riferito il legale”. L’avvocato della famiglia Gambirasio ha sottolineato che dopo questa sentenza sono trentanove i magistrati che hanno valutato il caso e concluso con la colpevolezza di Bossetti.
“Era la sentenza che ci aspettavamo. Processo mediatico? Sicuramente noi non abbiamo responsabilità, in tv non ci siamo mai andati – ha precisato Andrea Pezzotta”.