Un anno fa fece clamore la notizia dell’apertura della prima casa di appuntamenti con bambole a Torino. I residenti del quartiere dov’era posizionata la casa del ‘piacere’ protestarono ed i gestori si trovarono anche a dover fronteggiare una chiusura temporanea in seguito a controlli Asl che aveva accertato che l’attività risultava un affittacamere. Dopo aver regolarizzato la loro posizione (e cambiato zona) i titolari della LumiDolls prevedevano prenotazione e documenti per coloro che decidevano di vivere l’insolito momento intimo con una bambola. Un iter che, probabilmente, ha frenato i potenziali clienti che avrebbero preferito privacy ed anonimato. Gli affari non sono decollati, così come in altri paesi europei, ed alla fine i gestori della LumiDolls hanno deciso di chiudere l’attività. In Germania, come mostrato da un servizio de Le Iene, l’attività andasse a gonfie vele con un cliente che aveva dichiarato a Cizco, inviato del programma televisivo, di Italia 1 che con le bambole provava piacere perché poteva realizzare i suoi desideri più intimi e perché non c’era stress.