Bullismo, ufficiale dell’Arma sul 13enne morto a Gragnano: ‘Se allevi conigli non puoi pretendere leoni’

L’Arma dei carabinieri ha aperto un procedimento amministrativo per il post pubblicato da un Ufficiale sul decesso di Alessandro, il 13enne di Gragnano, in provincia di Napoli, vittima di bullismo. Il ragazzino è precipitato dalla finestra del suo appartamento giovedì 1° settembre.

Il commento del militare sul profilo LinkedIn: ‘La colpa è di chi non ha saputo far crescere quel ragazzino’

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata per istigazione al suicidio con 6 persone finite nel mirino degli inquirenti. La vicenda di Gragnano è oggetto di approfondimenti anche da parte della procura del Tribunale per i minorenni di Napoli. Sull’accaduto si è espresso un ufficiale dell’Arma e coordinatore delle attività sportive della Scuola Ufficiali dei Carabinieri con un post su LinkedIn che ha sollevato vibranti critiche con il militare che ha successivamente rimosso il commento.

“Un ragazzino si suicida e psicoterapeuti sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo... senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni e che magari la colpa è di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino… il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui”.

L’Arma ha aperto un procedimento amministrativo nei confronti dell’ufficiale dei carabinieri

 Il post è venuto alla luce grazie alla denuncia via Youtube di Matteo Flora, esperto di reputazione digitale. Immediata è arrivata la precisazione dell’Arma che ha sottolineato che il militare si è espresso a titolo personale sulla vicenda.

“Trattasi di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull’interessato”. Da qui la decisione di aprire un procedimento amministrativo per la valutazione di provvedimenti disciplinari.