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7 Luglio 2024 - 2:07“Le Hawaii non sono amiche dei cani”. Choc e dolore per una famiglia dell’Oregon che hanno visto morire l’amato cane sotto i loro occhi per il caldo durante il volo della Alaska Airlines in attesa di partire da Oahu, nelle Hawaii.
Angie Engelgau straziata dal dolore per la morte del bulldog francese Frank
La tragedia si è verificata domenica 30 giugno ad Honolulu da dove Angie Engelgau stava partendo con suo marito Gary, il loro bulldog francese Frank di quattro anni, sua sorella Charlie e Fawn, il loro Beagle-Chihuahua di 15 anni per raggiungere l’Oregon dove avevano da poco deciso di iniziare una nuova vita dopo aver vissuto nello Stato di Aloha. Il giorno della partenza le temperature erano elevatissime ed hanno chiesto se potevano far uscire i loro animali dai trasportini visto che stavano soffrendo tantissimo.
Il personale non ha acconsentito in quanto ai cani non è consentito uscire dai trasportini, tranne che nell’area di soccorso per animali domestici, all’aeroporto, che comprende un mix di aree interne ed esterne. “Ci siamo seduti al gate in attesa del nostro volo” – ha aggiunto. “Frank ha iniziato ad ansimare ed abbiamo continuato a chiedere alla reception se potevamo portarli fuori”. Non avendo altra scelta, la coppia li ha fatti uscire di nascosto dalla cuccia per una pausa di 40 minuti, durante la quale ha dato da bere ai cagnolini assetati e li ha tenuti all’ombra.
‘Era disidratato nel trasportino ma gli assistenti di volo hanno detto che non poteva uscire dal trasportino’
Quando sono saliti sull’aereo hanno chiesto agli assistenti di volo di Alaska Airlines se potevano togliere i cagnolini disidratati dalle loro cucce, ma gli impiegati rifiutarono la loro richiesta. Gli addetti hanno precisato che gli animali domestici devono restare nelle loro gabbie nelle aree di imbarco, così come durante il rullaggio, il decollo e l’atterraggio.
I disperati proprietari del cane hanno provato a rinfrescare il loro bulldog con del ghiaccio, ma era troppo tardi: Frank era morto. “Quando l’ho scosso, i suoi occhi erano aperti e quando lo ha tirato fuori dal trasportino. Aveva la lingua un po’ fuori e non si muoveva né respirava” -ha raccontato Gary. Per Angie la colpa della morte del bulldog francese è dell’estrema rigidità dimostrata dagli assistenti di volo. “Bisogna cambiare e fare una legge che permetta ai cani di avere una possibilità di vivere quando viaggiano”.
‘Bisogna fare una legge che permetta ai cani di viaggiare nel migliore dei modi’
In una dichiarazione, Alaska Airlines ha affermato di prendere sul serio il benessere dei passeggeri a quattro zampe e di essere “addolorata per la segnalazione della perdita dell’animale domestico di questo ospite”. Tuttavia, hanno sostenuto di aver seguito alla lettera il protocollo della compagnia aerea per gli animali domestici e di essersi presi cura di loro particolarmente durante il volo.