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11 Agosto 2020 - 10:58Nuovi particolari emergono in relazione alla questione del bonus da 600 euro richiesti da parlamentari e consiglieri regionali. Nello specifico, come riferisce il Corriere della Sera, due consigliere regionali della Lega ed il vice presidente della giunta della Regione Veneto sono tra i richiedenti.
Gianluca Forcolin: ‘Non ne sapevo nulla, la richiesta è stata anche respinta’
Gianluca Forcolin, vice di Zaia, ha precisato che la richiesta è partita dalla socia dello studio di tributaristi. “Ha presentato la domanda senza che io lo sapessi” – ha dichiarato precisando che sette dipendenti era in cassa integrazione e che la domanda è stata respinta nonostante rispondesse ad ogni criterio di legittimità. “Se fossero stati concessi i 600 euro sarebbero rimasti nelle casse dello studio”.
Barbisan devolve la somma in beneficenza
Il bonus è stato, invece, concesso a Riccardo Barbisan che ha però dimostrato, producendo documentazione, che la somma è stata devoluta in beneficenza e che la richiesta era stata avanzata dal commercialista. “Gli ho detto di non farlo mai più”.
Montagnoli: ‘Una leggerezza, l’intento era quello di dare i soldi alla Protezione civile’
Alessandro Montagnoli ha ammesso, con un post pubblicato su Facebook, di aver fatto la richiesta del bonus appena è uscito il Cura Italia dopo essersi confrontato con la moglie. “L’intento era quello di devolverli in beneficenza alla Protezione civile per l’emergenza Covid. Ho fatto una leggerezza, ho sbagliato ma ero in buona fede” – ha chiarito.