Blackout e aeroporti in tiltBlackout e aeroporti in tilt

Un’intera penisola senza luce, l’italiano Maurizio Dionisio: ‘Alle 12:30 il caos’

Scene da film apocalittico a Madrid e nel resto della Penisola Iberica. Alle 12:30 di sabato 26 aprile 2025, un improvviso blackout ha spento contemporaneamente Spagna, Portogallo e parte della Francia meridionale, provocando il caos. “Sembrava il set di un film”, ha raccontato Maurizio Dionisio, direttore generale di Arpa Abruzzo, testimone diretto a Madrid. “É improvvisamente andata via la luce, sono saltate le connessioni internet e si sono spenti i semafori. Di conseguenza, è partito il caos”.

L’italiano ha spiegato che improvvisamente si sono fermati semafori, treni, metropolitane e internet. La città si è riempita di persone in cerca di contanti, con file interminabili alle banche e ai negozi di cambio, mentre ristoranti e supermercati sono rimasti senza possibilità di operare.

Trasporti bloccati e città paralizzate

La situazione è precipitata rapidamente: treni fermi, aeroporti parzialmente operativi, smartphone scarichi, strade congestionate. Polizia e sicurezza privata hanno presidiato incroci e stazioni per cercare di contenere l’ondata di panico.
In metropolitana, passeggeri costretti a evacuare gallerie buie illuminandosi con i cellulari, mentre all’aeroporto di Madrid Barajas migliaia di viaggiatori trascinavano i bagagli a piedi, senza mezzi pubblici disponibili.

Ospedali e strutture critiche hanno resistito grazie ai generatori di emergenza, mentre la popolazione si riversava nei supermercati per fare incetta di pile e viveri, temendo un blackout prolungato.

Cause ancora incerte

Le autorità hanno escluso l’ipotesi di un attacco hacker dopo le prime ore di confusione. Secondo i tecnici, il blackout potrebbe essere stato causato da un fenomeno di vibrazione atmosferica indotta, collegato a forti variazioni di temperatura interne alla Spagna, che avrebbe mandato in tilt la rete elettrica europea interconnessa.

Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha convocato una riunione d’emergenza, dichiarando che “nessuna ipotesi è da escludere”.
Nel frattempo, il 20% della fornitura elettrica è stato ripristinato entro sera in Spagna, mentre a Lisbona la corrente è tornata poco prima delle 22.

Paura e tensione nelle strade

Il blackout ha riacceso ricordi della pandemia tra la popolazione: senso di incertezza, paura e paralisi sociale. Ascensori bloccati, famiglie costrette a camminare a piedi per chilometri, studenti e bambini in difficoltà per le strade prive di semafori funzionanti.

“Mancano solo il buio e la sera per rendere tutto ancora più inquietante”, ha ironizzato una cassiera in un supermercato di Madrid, dove powerbank e pile sono andati rapidamente esauriti.

Verso il ritorno alla normalità

Le autorità sono al lavoro per completare il ripristino dell’energia su tutta la penisola iberica. Tuttavia, l’episodio ha messo a nudo la fragilità di un sistema altamente dipendente dalla tecnologia e ha mostrato quanto, in poche ore, tutto possa cambiare.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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