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12 Settembre 2023 - 21:34Le indagini sulla morte di Bilal Kurtesi, bambino di 18 mesi di Portogruaro, in provincia di Venezia, avvenuta nella tarda serata di lunedì 11 settembre, proseguono con la ricerca di elementi utili alla ricostruzione della tragedia.
Bilal Kurtesi è stato trovato dalla nonna in strada a Mazzolada di Portogruaro
Gli sviluppi porterebbero ad escludere ora la possibilità di un investimento del piccolo da parte di un’auto pirata. Si sta indagando prevalentemente in ambito familiare per un evento fortuito e legato a una disgrazia. La tragedia si è verificata intorno alle 18:30 in via Loredan, a Mazzolada di Portogruaro.
Stando a quanto filtrato, la ricostruzione dei familiari di una caduta accidentale del bimbo dall’alto contrasterebbe con le risultanze dell’ispezione cadaverica esterna svolta dal medico legale Antonello Cirnelli, cui è stato affidato anche l ‘incarico di eseguire l’autopsia, fissata per la tarda mattinata di giovedì.
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Il piccolo è stato trovato agonizzante in strada dalla nonna che ha immediatamente chiesto aiuto agli altri familiari che hanno provveduto a trasportare il bimbo in ospedale dove è deceduto per il grosso ematoma alla testa provocato dalla caduta. Secondo quanto riferito dalla nonna e dallo zio si trovava nel cortile con altri bambini quando sarebbe caduto dal cofano di un’auto. Non è escluso che Bilal Kurtesi, sfuggendo ai controlli dei familiari, sia stato travolto da una macchina.
L’unica testimone della tragedia sarebbe una ragazzina di 13 anni, la figlia dello zio, che l’avrebbe visto cadere dal cofano della vettura. Il papà del bambino di 18 mesi era a lavoro mentre la madre, incinta, si stava occupando di un altro figlio.
Il piccolo era con la cugina prima dell’incidente, lo zio a La Vita in diretta: ‘É caduto dal cofano, l’ambulanza ci ha messo 15 minuti’
“Mia figlia ha raccontato di averlo messo sul cofano dell’auto, si è girata per un secondo e poi si è accorta che il bambino era caduto e perdeva sangue. La nonna e mio fratello l’hanno portato con l’ambulanza che è arrivata dopo 15 minuti. Escludo l’ipotesi dell’investimento” – ha riferito lo zio di Bilal a La Vita in diretta.
Rispetto alle gravissime ferite riscontrate – che hanno provocato il cosiddetto sfacelo cranico -, sarebbe più probabile uno schiacciamento da parte di un pneumatico o comunque di un veicolo, piuttosto che una caduta dall’alto. Dubbi che potranno essere fugati soltanto dall’autopsia. Nel frattempo, i carabinieri hanno acquisito la registrazione della telefonata al 118 con cui i parenti hanno chiesto l’intervento dei soccorritori: c’è la convinzione che in quei frangenti concitati abbia prevalso la genuinità delle informazioni.