Bimba uccisa dal pitbull ad Acerra: pulite le tracce di sangue in casa, funerale blindato

DiRedazione

Feb 20, 2025 #Acerra, #pitbull
Celebrati i funerali della piccola Giulia ad AcerraCelebrati i funerali della piccola Giulia ad Acerra

Le cause della morte e le indagini in corso

Nel giorno dei funerali, restano accesi i riflettori sulle cause della morte della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi che – secondo il racconto del padre Vincenzo, indagato a piede libero per omicidio colposo – sarebbe stata aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva sul lettone dei genitori, nella notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio ad Acerra.

La pulizia della scena del crimine

Si è appreso che l’appartamento, scena del crimine, sarebbe stato ripulito dalle tracce di sangue, forse dai familiari. A riferirlo è il legale di Vincenzo Loffredo, Luigi Montano, che ha partecipato a un secondo sopralluogo con la polizia scientifica. I primi rilievi erano stati effettuati subito dopo il decesso della piccola, avvenuto nella clinica Villa dei Fiori di Acerra. Tuttavia, ieri, il sangue di cui aveva parlato il padre non era più presente nell’appartamento, che era stato posto sotto sequestro domenica.

Le incongruenze nel racconto del padre

Gli inquirenti stanno cercando di chiarire le incongruenze nei racconti dell’indagato. Inizialmente, in ospedale, Vincenzo aveva parlato di un’aggressione da parte di un cane randagio avvenuta in strada. Successivamente, davanti agli agenti della polizia di Stato, ha cambiato versione, sostenendo che a sbranare la figlia sarebbe stato il suo pitbull, privo di microchip, mentre lui dormiva accanto alla bambina.

L'ultimo saluto alla bimba uccisa dal pitbull ad Acerra
L’ultimo saluto alla bimba uccisa dal pitbull ad Acerra

Il mistero sulla causa del decesso

Quando è arrivata in ospedale, Giulia era ancora viva, circostanza che smentirebbe le indiscrezioni secondo cui avrebbe subito la rottura del collo. Sarà comunque l’autopsia, già eseguita, a stabilire le reali cause della morte.

L’ultimo saluto a Giulia

Giovedì 20 febbraio è stata la giornata dell’ultimo saluto alla piccola Giulia. Il Duomo era blindato e l’accesso è stato concesso solo ai parenti stretti. Nella piazza antistante la Cattedrale, decine di persone hanno atteso in silenzio il passaggio del carro funebre con la piccola bara bianca. Durante la cerimonia funebre, officiata dal viceparroco don Gustavo Arbellino, il sacerdote ha invitato i giovani genitori a “ripartire dall’amore, lo stesso che ha generato Giulia, ora affidata alla Madonna”.

All’uscita dal Duomo, il carro funebre ha attraversato la folla, seguito da un’auto con a bordo i genitori della bambina, protetti dagli amici della coppia per evitare riprese e foto.

Le indagini sui cani di famiglia

Gli investigatori stanno analizzando i due cani presenti in casa al momento della tragedia: il pitbull e una meticcia regolarmente registrata. Entrambi sono ora in custodia in un canile di Frattamaggiore, dove i veterinari stanno effettuando analisi per verificare eventuali tracce organiche della piccola. Nei prossimi giorni saranno esaminati anche da un comportamentalista.

Finora, il pitbull Tyson non ha mostrato segni di aggressività. Tuttavia, gli esperti stanno valutando la possibilità che il cane abbia bevuto, cancellando così eventuali tracce di sangue visibili a occhio nudo.

Le telecamere e i test tossicologici

Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per accertare la presenza del padre nell’abitazione al momento della tragedia. Inoltre, Vincenzo Loffredo è risultato positivo all’hashish, ma l’esame dovrà essere confermato con ulteriori accertamenti.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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