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6 Luglio 2022 - 20:53La vacanza di una famiglia siciliana a Sharm el Sheik, in Egitto, è finita in tragedia. Andrea Mirabile, 6 anni, è deceduto dopo un’agonia durata quasi 24 ore per una probabile intossicazione alimentare. Ricoverato in gravi condizioni il padre, il 46enne Antonio Mirabile, originario del palermitano. Sintomi più lievi per la moglie, Rosalia Manosperti, incinta di 4 mesi.
Andrea Mirabile è deceduto dopo ore di agonia, lo zio: ‘Vomitava di continuo’
La famiglia aveva programmato da tempo la vacanza in Egitto ed era partita per Sharm el Sheik il 26 giugno per trascorrere 15 giorni di relax in un incantevole scenario. Il soggiorno da favola si è trasformato in dramma venerdì 1 luglio quando hanno iniziato ad avvertire i primi sintomi.
“Hanno iniziato a vomitare in continuazione” – ha raccontato il fratello Roberto Manosperti, zio del piccolo Andrea che ha spiegato che inizialmente si pensava che il bambino avesse ingerito acqua in piscina. La situazione si è aggravata con il trascorrere delle ore con la corsa alla guardia medica che ha somministrato una soluzione fisiologica e prescritto tre pillole contro le intossicazioni alimentari.
La disperata corsa alla guardia medica, il decesso il giorno dopo in ospedale
Al rientro in albergo le condizioni di Andrea Mirabile non sono migliorate con il ragazzino che ha continuato a vomitare. “Hanno chiamato il medico che gli ha detto di ripassare il pomeriggio”. Vista la situazione la coppia ha preferito contattare gli operatori del soccorso con il bambino che è stato trasportato in ospedale dove è arrivato in condizioni gravissime ed è deceduto nonostante i disperati tentativi di rianimarlo. “Mio cognato è giunto invece in ospedale privo di sensi, con sintomi di inizio di blocco renale, con rene ingrossato, e problemi respiratori” – ha spiegato il fratello di Rosalia Manosperti al Giornale di Sicilia.
‘Mio cognato ha problemi renali e cardiaci e non si regge in piedi, qualcuno ci aiuti a farli rientrare’
Immediatamente è stata informata la Farnesina della delicata situazione. Ai congiunti sarebbe stato garantito che appena le condizioni di Antonio Mirabile fossero migliorate si sarebbe proceduto al rientro a Palermo a spese dello Stato. ” Mio cognato ha problemi renali e cardiaci, non si regge in piedi, ha l’ossigenazione all’80%. Vogliamo riportare tutti a casa, qualcuno ci aiuti. Al momento non abbiamo neanche notizie certe sulle condizioni di salute”.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che l’ospedale non ha ancora consegnato i referti medici richiesti. Nel frattempo è stata aperta un’inchiesta e disposta l’autopsia del bambino con gli esiti che, però, saranno comunicati tra diversi mesi.