Teo Mammucari
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11 Dicembre 2024 - 14:11
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Bambina di 10 anni arriva da sola a Lampedusa: ‘Lottava per non annegare’, 44 dispersi

La ragazzina miracolsamente salvata sul barchino

Una bambina di 10 anni circa è arrivata da sola a Lampedusa su una barca la notte di mercoledì 11 dicembre. A soccorrere il barchino partito da Sfax, in Tunisia, il giorno dell’Immacolata sono stati gli operatori della Ong Trotamar III che hanno sbarcato la bambina, all’alba, al molo commerciale dell’isola.

La ragazzina era partita dalla Tunisia il giorno dell’Immacolata, salvata dalla Ong Trotamar III

La piccola migrante, da quello che i soccorritori sono riusciti a capire, è originaria della Sierra Leone. Non è chiaro al momento perché fosse sola sul barchino intercettato. La piccola è stata salvata dall’equipaggio del veliero Trotamar III intorno alle ore 3:20 circa, in area Sar italiana, al largo di Lampedusa. “Abbiamo sentito le sue urla nella notte” – hanno raccontato. Le motovedette di guardia costiera e guardia di finanza, che si stanno occupando delle ricerche nell’area dove il barchino di ferro è colato a picco, non hanno ancora trovato né cadaveri, né tracce di vestiario. È stato predisposto il sorvolo dell’area con assetto aereo.

Ai medici ha raccontato su quel barchino, partito circa 4 giorni da Sfax in Tunisia e colato a picco poco dopo, c’era anche il fratello più grande. Anche lui risulterebbe tra i dispersi, 44 secondo il racconto della piccola adesso al vaglio degli investigatori. Il papà, invece, si troverebbe ancora in Tunisia, in attesa anche lui di salpare e affrontare la traversata del Mediterraneo. Almeno secondo il racconto della piccola.

‘Abbiamo sentito le sue grida nella notte’, ha raccontato che sulla barca c’erano il fratello ed altre 43 persone

La piccola si teneva a galla con due salvagenti improvvisati formati da camere d’aria e un giubbotto di salvataggio. “Lottava per non annegare in una tempesta di 23 nodi con onde alte 11 piedi”, dicono dall’equipaggio. Sbarcata al molo commerciale all’alba e condotta al Poliambulatorio, è stata visitata dai medici e sottoposta a un primo colloquio psicologico. “E’ in buone condizioni generali, anche se in uno stato post-traumatico”, dice all’Adnkronos il responsabile del Poliambulatorio, Francesco D’Arca

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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