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Autopsia di Giovanna Pedretti: ferite da taglio superficiali

Giovanna Pedretti sarebbe morta per annegamento. La ristoratrice e titolare della pizzeria Le Vignole a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, è stata trovata morta domenica 14 gennaio.

Giovanna Pedretti sarebbe morta per annegamento

Secondo i risultati preliminari le tracce di sangue rinvenute dentro e intorno alla sua auto, parcheggiata vicino il fiume Lambro, erano state rilevate, ma le ferite da taglio riscontrate sui polsi, un braccio, una gamba e sul collo sono risultate essere ferite superficiali. Lo ha stabilito il medico Giacomo Belli, del Dipartimento di Medicina legale di Pavia dove è stata eseguita l’autopsia

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L’ipotesi principale rimane quella del suicidio, ma si sta accertando se la ristoratrice fosse da sola e perché abbia portato con sé una lametta non affilata con cui si è potuta ferire solo leggermente se davvero era uscita di casa con l’intenzione di farla finita . Si è anche iniziato ad analizzare i due telefonini che la ristoratrice aveva con sé. Entrambi sono risultati per uso personale e sono stati ritrovati nella Panda.

Gli inquirenti analizzeranno i due telefonini della ristoratrice

In una nota i Carabinieri di Lodi hanno precisato che sabato 13 gennaio, Giovanna Pedretti era stata convocata nella caserma di Sant’Angelo Lodigiano e sentita per l’ipotesi di reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, in merito ad una recensione pubblicata su Google, e poi rimosso, da un cliente anonimo del suo ristorante. 

Pedretti era stata sentita come persona informata sui fatti, quale potenziale vittima dell’intera vicenda. Il colloquio era durato pochi minuti e Pedretti non era stata in grado di fornire ulteriori dettagli sull’identità del cliente. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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