Anna Peralta muore dopo 3 giorni di agonia a Marsala, fermato il figlio: l’ipotesi del pestaggio per la droga

Anna Peralta è deceduta dopo 3 giorni di agoniaAnna Peralta è deceduta dopo 3 giorni di agonia

Una donna di 84 anni è morta la mattina di mercoledì 19 febbraio dopo aver subito un violento pestaggio dal figlio nella sua abitazione di via Guglielmo Oberdan, nella periferia di Marsala. In un primo momento era stata diffusa la notizia di un decesso avvenuto in seguito alla caduta dal balcone di casa.

Girolamo Peraino è accusato di omicidio preterintenzionale

Anna Peralta è deceduta all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala dove è arrivata in gravissime condizioni. “La ricostruzione dei fatti ha permesso di comprendere che la donna sarebbe morta quale delle gravi lesioni riportate a seguito delle percosse subite dal figlio nei giorni antecedenti dal ricovero”. La Procura di Marsala ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. Il 51enne Girolamo Peraino è accusato di omicidio preterintenzionale nei confronti della madre che viveva con lui.

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Marsala hanno accertato che la morte della donna è stata provocata dalle gravi lesioni riportate a seguito delle percosse subite dal figlio nei giorni antecedenti dal ricovero. Era ricoverata al reparto di rianimazione dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala per un avvelenamento da farmaci.

Anna Peralta morta per le gravi lesioni

Secondo le prime indiscrezioni l’uomo avrebbe avuto frequenti tensioni con la madre per motivi economici determinati dalla sua tossicodipendenza. Il provvedimento di fermo, terminato con la traduzione del 51enne in carcere a Trapani, sarà convalidato dal gip del tribunale di Marsala nei prossimi giorni.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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