Andrea Sempio indagato per il delitto di Garlasco
“É il momento di tornare al lavoro, di farsi vedere”. Lo ha detto alla trasmissione Chi l’ha visto in onda stasera Andrea Sempio, il 37enne nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, diciotto anni dopo il delitto di Garlasco.
‘Sono ancora amico del fratello di Chiara, sono innocente’
Il 37enne – che all’epoca del delitto, poco più che maggiorenne, frequentava la casa della vittima perché amico del fratello Marco – ha poi ribadito: “Io con questa storia non c’entro nulla, sono innocente, lasciate lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto a posto”. “Sono un po’ infastidito – ha concluso – da tutta la questione” – ha aggiunto durante l’intervista con l’inviato di Chi l’ha visto nel corso della puntata del 19 marzo.
“Io sono innocente. Lasciamo lavorare le autorità, andrà tutto bene. La famiglia Poggi crede in me, non hanno mai avuto dubbi. Con Marco mi sento ancora. Siamo ancora amici. Dal punto di vista legale mi sento tranquillo, mi sta pesando dal punto di vista mediatico”. Andrea Sempio “vuole tornare alla sua vita”. È quanto afferma il suo legale Massimo Lovati, sottolineando l’intenzione del 37enne, indagato nel caso di Garlasco, di riprendere in mano la routine di sempre. “Penso che sia tornato al lavoro” ha detto, in quanto il giovane aveva preso alcuni giorni di ferie dal negozio di telefonia presso cui è impiegato dopo aver saputo delle indagini a suo carico.
Il desiderio di ‘normalità’
Una decisione, quella del rientro, presa a una settimana dalla diffusione della notizia, dato che “tanto questa situazione si protrarrà a lungo”. Sempio rimane intanto in attesa degli esami genetici, dopo che la settimana scorsa è stato sottoposto coattivamente a un prelievo del DNA, una cui traccia sarebbe stata rinvenuta sulle unghie di Chiara Poggi. Gli accertamenti disposti dalla Procura, essendo ripetibili, potrebbero essere quindi eseguiti anche senza il contraddittorio tra le parti. “È possibile – ha detto il legale – che noi lo verremo a sapere soltanto a cose fatte”