Spinea, uccide l’ex moglie e il compagno: trovato morto nel capannone dove lavorava
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Il marito aveva denunciato la scomparsa della moglie la sera di giovedì 17 novembre quando la donna si trovava con un amico a bere uno spritz. Alice Neri, 32enne di Ravarino, è stata trovata carbonizzata nel portabagagli della sua auto alle 21 del giorno successivo.
L’auto della giovane mamma è stata trovata in fiamme nelle campagne di Concordia
La giovane mamma, lascia una bimba di 4 anni, è rimasta a conversare e ridere fino alle 2 del mattino con un coetaneo allo Smart Cafè di Concordia come confermato anche dal gestore del locale che ha precisato che i due erano arrivati intorno alle 20. “I clienti ideali, hanno bevuto in sei ore qualche spritz. Erano tranquillissimi ed hanno scherzosamente su chi doveva pagare il conto. Non ho visto alcun genere di effusione”. Resta avvolto nel mistero cosa sia accaduto fino al ritrovamento del cadavere di Alice Neri nell’auto data alle fiamme nelle campagne di Concordia.
L’ultima sera in un locale fino alle 2 di notte con un amico: la conferma del gestore
Lati oscuri che stanno cercando di chiarire i carabinieri coordinati dalla Procura di Modena che ha iscritto al registro degli indagati il marito della vittima, Nicholas Negrini, e l’amico che frequentava da un po’ di tempo. Un atto dovuto per poter svolgere al meglio l’inchiesta. Al vaglio degli inquirenti le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti vicino all’abitazione della vittima, a Rami di Ravarino, in provincia di Modena.
Gli uomini dell’Arma hanno già perquisito l’appartamento ed ascoltato il coniuge di Alice Neri. Sopralluogo e perquisizioni anche a casa dell’amico con il quale la donna ha trascorso la serata di giovedì 17 novembre. Sono stati portati via anche alcuni oggetti, utili alla comparazione del DNA. Nelle prossime ore la procura incaricherà i periti per effettuare l’esame autoptico sulla salma della giovane mamma.
Indagati il marito e l’amico della donna, l’incredulità della madre di Alice Neri: ‘Viveva per la famiglia’
Non riesce a darsi pace la madre della 32enne, Patrizia Montorsi. “Mio genero è una persona buona, mia figlia mi aveva detto che non poteva fare a meno di lui. Ci confidavamo, non c’erano altre persone nella sua vita. Voglio capire, conoscere il movente dell‘omicidio. Mia figlia viveva per la famiglia”.
