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13 Luglio 2024 - 14:32La bara sul sagrato della chiesa, i genitori e la sorella stretti in un abbraccio, e attorno tante persone, soprattutto ragazzi, per l’ultimo saluto ad Alex Marangon. Il rito religioso è stato celebrato sabato 13 luglio alla chiesa dei Santi Patroni d’Europa di Marcon.
Alex Marangon, funerale fuori dagli schemi a Marcon: dalla compilation di musica preferita ai fumogeni colorati
Un saluto particolare, fuori dagli schemi, quasi festoso, come i viaggi che il ragazzo di Marcon trovato morto il 2 luglio sul Piave dopo una cerimonia sciamanica a Vidor (Treviso), amava fare. “Caro Alex voglio pensare che sia stato l’ennesimo dei tuoi lunghi viaggi. Ricordo quando venivi ad abbracciarci prima di partire. Nella tua vita non c’erano idee strane, ma solo la voglia di nuovi viaggi per apprendere nuove culture” – il ricordo di un familiare.
Commovente la dedica della madre. “Fai un viaggio bellissimo e riabbraccia i nonni per noi. Ci mancheranno le tue facce stupidine, le tue battute, anche le tue parolacce. Quante ne combinavi: ti dicevamo “sei un disastro”, e ridevamo tutti insieme. Abbiamo il cuore spezzato ma dobbiamo andare avanti per te, per la tua verità” – ha riferito sottolineando che il figlio c’era sempre per tutti. “Aspettaci dove sei, prima o poi verremo a farti compagnia”.
Durante le esequie è partita una compilation di musica amata da Alex poi, mentre il tamburo melodico in metallo ha fatto sentire il suo canto, gli amici hanno acceso fumogeni colorati e lanciato in aria terra indiana colorata secondo i riti orientali. Infine un liberatorio lungo applauso e qualche fischio da stadio mentre la bara cominciava il suo viaggio verso il cimitero per l’ultima benedizione.
La mamma: ‘Fai un viaggio bellissimo’
Nel frattempo proseguono le indagini per ricostruire quanto accaduto nell’ampia tenuta dell’abbazia di Santa Bona dove era giunto per partecipare ad un rito sciamanico la notte del 30 giugno. Per l’avvocato Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia di Alex Marangon, rimane l’aggressione l’ipotesi “più seria e valida” per spiegare la morte del giovane. “Abbiamo sempre ritenuta residuale e priva di validi dati di sostegno l’ ipotesi di un incidente”.